“L’eternit nella palestra e dell’edificio del primo circolo andava sistemato meglio”: la frase, scritta in un commento sui social sta facendo infuriare i cittadini acerrani, soprattutto perchè a scriverla è stato il vice sindaco e assessore all’ambiente Cuono Lombardi.
Il caso
Naturalmente si parla dell’enorme quantità di eternit (fibrocemento contenete amianto) ritrovato per puro caso dai disoccupati Bros, durante una occupazione, che nulla c’entrava con l’amianto, ma riguarda bensì una vertenza lavorativa. Solo nel corso dell’occupazione i precari hanno ritrovato una serie di vasche e serbatoi, che probabilmente, così come indica la scritta sui manufatti sono di amianto. Il materiale, staccato da chissà dove, è stato praticamente abbandonato all’interno dell’ex palestra del primo circolo, che è diventata un vero e proprio deposito. L’affermazione fa infuriare soprattutto perchè presuppone la conoscenza di tale deposito da parte dei vertici comunali, che però nulla hanno fatto in precedenza per tutelare la salute dei cittadini che vivono in zona e dei ragazzi che quotidianamente si recano, praticamente nello stesso plesso, per seguire le lezioni. Di fianco c’è infatti c’è il Liceo Pedagogico “Bruno Munari”.
La rimozione
La rimozione dell’amianto o dell’eternit è una pratica delicatissima, perché nello spostamento si può scheggiare, rompere o comunque rovinarsi, causando poi la diffusione nell’aria di pericolosissime particelle tossiche che possono essere inalate da chiunque. Oltretutto una volta rimosso deve essere smaltito, o comunque nei primi momenti, almeno coperto. All’interno della palestra non è avvenuto nulla di tutto ciò: i manufatti sono stati deposti a terra senza alcuna copertura e soprattutto senza nessuna chiusura delle porte e finestre. L’ambiente infatti non presenta chiusure, e di conseguenza il materiale è alle intemperie: freddo, caldo, pioggia e soprattutto vento, che ne può causare la dispersione nell’aria.
I controlli
Nel commento l’assessore parla anche di controlli dell’aria, effettuati venerdì, e quindi non parliamo ancora di smaltimento o messa in sicurezza. Una volta arrivati i risultati del monitoraggio ambientale, bisognerà capire se l’aria è velenosa, e nel caso lo fosse da cosa proviene il veleno. Le vasche e i serbatoi presenti nell’ex palestra, potrebbero non essere gli unici contenenti amianto, e sopratutto bisogna capire tutti i tubi e gli altri oggetti contenenti eternit dove siano e come siano stati smaltiti. Nel frattempo ieri mattina la palestra è stata sigillata.
I dubbi
Da capire inoltre chi sapesse della presenza di tali manufatti e soprattutto da quanto tempo. Chi doveva intervenire e perché non lo ha fatto prima. Da quanto tempo i cittadini corrono il rischio di respirare amianto. Alcune indiscrezioni parlano di documenti inviati dalla ditta che sta eseguendo i lavori al comune, in cui si asserisce la presenza già un anno fa, ma naturalmente tutto ciò deve essere confermato. Una buona occasione per ricevere le giuste risposte può essere la commissione di controllo e vigilanza, convocata da Carmela Auriemma in via urgente per domani alle 11:30. All’ordine del giorno naturalmente la questione amianto e l’audizione dell’assessore Lombardi. La commissione, così come il consiglio comunale, è aperto al pubblico e tutti possono assistere.
I Bros
Nel frattempo i Bros continueranno l’occupazione almeno fino a giovedì, quando ci sarà una manifestazione che attraverserà le strade acerrane contro ogni sorta di veleno inquinante e per tutelare la salute pubblica della comunità.