Non si placa la discussione per quanto riguarda il rendiconto di gestione approvato l’altro giorno in consiglio comunale. In particolare sotto la lente d’ingrandimento ci sono alcuni aspetti, sia del rendiconto stesso che delle modalità, che hanno portato in consiglio l’importante documento. I punti sono stati descritti dal consigliere penstastellato Cristian Cerbone.
I crediti: stesso problema dell’anno scorso
“È passato un anno dall’approvazione del precedente consuntivo e ancora si ripropone la stessa problematica, ovvero una inefficace attività di riscossione dei crediti, pari a circa 57 milioni di euro. Il primo cittadino proprio un anno fa si impegnava a mettere in atto azioni a recupero dei crediti…sarei proprio curioso di sapere cosa è stato fatto e cosa si farà quast’anno al fine di recuperarli”.
L’evasione dei tributi rappresenta infatti un doloroso problema, anche perché si è costretti spesso ad alzare le tasse per far fronte a quei crediti che non vengono poi mai recuperati. Di conseguenza un intervento mirato, per far sì che almeno i grandi debitori rientrino delle somme dovute al comune, sarebbe comunque un passo importante. Uno dei passaggi di Cerbone era proprio questo: risalire attraverso gli enti che gestiscono la riscossione ai 100 maggiori debitori del comune. Non sarebbe insolito infatti che proprio chi ha più disponibilità economica tenda a non pagare i tributi che gli spettano. Stessa storia che vale anche per le multe.
La conferenza dei capigruppo che latita
Il consigliere del M5S fissa l’attenzione anche su un altro aspetto importante dell’amministrazione Pelliccia, ovvero la mancanza dio un passaggio precedentemente al consiglio comunale anche nella conferenza dei capigruppo, che viene svolta solo con i gruppi che compongono la maggioranza. In tal modo diventa molto più difficile confrontarsi sugli argomenti, sui giorni e sugli orari del consiglio comunale.