Dopo blocchi stradali, proteste e tentativi istituzionali i lavoratori del sito acerrano de “La Doria”, in attesa dell’incontro in Regione Campania, che si terrà venerdì, hanno deciso di andare oltre e spingersi fino a Parma. Nella città emiliana è infatti presente l’impianto che andrà a sostituire quello di Acerra. I dipendenti sono partiti ieri sera in pullman per raggiungere Parma questa mattina all’alba. Da quel momento è iniziato il presidio dinanzi i cancelli.
La solidarietà
Giunti dinanzi lo stabilimento poteva accadere che i dipendenti del posto vedessero di cattivo occhio quella protesta. Invece è accaduto quanto di più bello e significativo potesse succedere. Ai lavoratori in protesta si sono aggiunti anche i dipendenti di Parma, che al grido di “Acerra non si tocca” hanno dato solidarietà e forza alla protesta. Gli emiliani hanno disposto anche un giorno di sciopero.
L’azienda
I segnali che si stanno dando all’azienda sono davvero forti. I lavoratori di Acerra non ci stanno alla chiusura dell’impianto e vogliono difenderlo con le unghie e con i denti, da Parma c’è la massima solidarietà, la Regione vuole in tutti i modi salvaguardare il sito. Insomma le condizioni per far sì che il plesso di Acerra resti aperto ci sono tutte. Ora bisogna aspetterà la decisione della proprietà, che però non può non tener conto di quanto sta accadendo.