Ieri pomeriggio alle ore 15 si è tenuta la quarta commissione consiliare dedita alle Attività produttive. Presenti oltre al presidente Stompanato, anche i consiglieri Laudando, Gallo, Di Sarno, Di Marco, Tufano, Zito e Montesarchio.
All’ordine del giorno c’era una discussione relativa alla ormai nota vicenda de “La Doria”: importante e storico stabilimento acerrano prossimo alla chiusura (prevista per il 30 Settembre). Nonostante nel corso degli ultimi mesi si siano susseguiti incontri a livello nazionale al Ministero del Lavoro, incontri regionali che hanno visto la partecipazione (sia come meri partecipanti che come attori protagonisti della vicenda) del presidente del consiglio comunale e del sindaco, ieri c’è stata una nuova riunione. Ci si aspettava sicuramente qualcosa di positivo e di concreto, ma in realtà ci si è limitati ad uno scambio superficiale ed incompleto di informazioni, basate sul sentito dire e sulle ipotesi. Uno o due consiglieri avevano qualche nozione in più sulla vicenda, ma comunque sempre parziale. Insomma due ore trascorse tra urla, parolacce e pugni sbattuti sul tavolo, senza però giungere ad un qualcosa di concreto. Da aggiungere inoltre che nessuno era stato invitato alla commissione, né un dirigente, né un lavoratore, né qualcuno che avesse potuto dare informazioni complete e attendibili.
Qual era l’obiettivo?
Così come è stato espresso diverse volte nel corso della riunione, l’unico obiettivo era essere informati (anche se non si è capito da chi). Voi direte: ma con tutti gli articoli scritti sulla vicenda non potevano leggere un giornale? NO! I consiglieri, o almeno alcuni di quelli presenti, non possono essere informati attraverso un giornale, quasi fosse per loro un’offesa, ma bensì devono essere informati in commissione, con un bel gettone di presenza dalla loro parte (18 euro netti e circa 32 lordi) ed eventualmente un permesso retribuito dal lavoro. In pratica, semmai qualcuno avesse usufruito di un permesso pagato, significherebbe che si sarebbe recato al comune nell’orario di lavoro (ore che gli verranno poi rimborsate dall’ente) per farsi due chiacchiere, a spese dell’ente e del comune.
Prossimo appuntamento
Adesso i consiglieri si dovrebbero riaggiornare a domani, sempre in commissione (sempre con un gettone e i permessi retribuiti). Per fare cosa? Per leggere i documenti prodotti dagli enti sovracomunali. Ma non possono chiamare il presidente del consiglio e il sindaco, che in questi mesi tanto si sono spesi e impegnati sulla vicenda? Forse è come leggere i giornali, una cosa offensiva per loro. Meglio fare due commissioni consiliari.
L’unica parvenza di proposta emersa
Dopo quasi due ore di parole è emerso che i consiglieri vogliono sapere che fine fa l’azienda dopo la chiusura. Ma, semmai avessero avuto modo di leggere qualche giornale o di sentire i vertici comunali, avrebbero saputo che il ministro Di Maio ha già pubblicamente chiesto loro di parlare nel breve tempo di re-industrializzazione e il sindaco Lettieri ha chiesto ufficialmente che la Doria bonifichi e risani le aree utilizzate.
Le reazioni
L’unica ad opporsi all’andamento di questa commissione è stata la consigliera comunale del Partito Democratico Paola Montesarchio, che ha fatto mettere a verbale la sua delusione per la vicenda ritenendo la riunione “inutile“. Proprio per questo ha chiesto ufficialmente di rifiutare il gettone di presenza e chiesto che semmai si fossero svolte nuove riunioni sull’argomento, sarebbero dovute essere utili a dare un contributo alla vicenda e ai lavoratori. L’ex candidata sindaco ha inoltre chiesto al presidente di “occuparsi dello sviluppo e delle attività produttive di questo territorio e parlare e ragionare di cose fattibili e concrete per non rischiare di apparire degli speculatori di questioni delicate e serie”.
Molto duro anche Raffaele Barbato, esponente di Fratelli d’Italia: “Inutile e tardiva la commissione consiliare comunale sulla questione Doria, grave che i consiglieri comunali non conoscessero atti e non avessero contezza di quanto sta avvenendo ad un’azienda sul territorio, grave che il Sindaco sempre presente ai tavoli regionali e ministeriali non abbia informato la sua stessa maggioranza in riferimento alla vicenda DORIA”.
Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera Auriemma del Movimento 5 Stelle: “Ogni commissione è inutile se si va senza la documentazione necessaria e senza avere le idee chiare di ciò che si debba fare. Per esempio quella di ieri poteva essere un’occasione per parlare della fase post chiusura. In ogni caso, mesi fa in qualità di presidente di commissione mi rifiutai di riconoscere il gettone ad un consigliere che non partecipò ai lavori della commissione perché quando arrivò erano già terminati, la maggioranza si coalizzò contro di me, difendendo l’indifendibile e nessuna forza politica mi sostenne in quella battaglia pur conoscendo tutti lo sperpero di soldi che possono essere le commissioni“.