Continua a far discutere ad Afragola la questione legata al supermercato Conad di via Dorso. Al momento sono otto gli indagati nella vicenda, tra cui due attuali consiglieri comunali, un assessore e alcuni tecnici del comune. Per tutti naturalmente vale la presunzione d’innocenza fino a condanna passata ingiudicata. Probabilmente tutto si deciderà il prossimo sei Novembre quando i giudici dovranno decidere se accogliere o rigettare l’appello del Pubblico Ministero titolare del caso, Giovanni Corona.
La vicenda
Sembra che tutto sia partito da una lettera anonima, all’interno della quale si denunciano presunte richieste di assunzione all’interno del supermarket a favore di parenti e amici. Naturalmente il condizionale è d’obbligo, visto sulle indagini c’è il massimo riserbo. Così come riporta Il Roma, gli interessi sarebbero completamente tranquilli, sicuri che la vicenda scoppierà in una bolla di sapone. In caso contrario ci sarebbe diversi grattacapi per il primo cittadini Grillo.
I nomi
Tra gli indagati sono finiti Gennaro Giustino (consigliere comunale), Aniello Baia (assessore della giunta Grillo), Giovanni Giglio (consigliere comunale), Aldo De Luca, Antonio Iazzetta, Giovanni Napolitano ed Alessandra Iroso (questi ultimi sono tutti dipendenti del comune di Afragola). Un ottavo indagato sembra invece aver mostrato un atteggiamento collaborativo e per questo non è stata richiesta alcuna misura cautelare.
Le accuse
Ribadendo che fino a condanna definitiva gli indagati sono tutti innocenti, vediamo le accuse che sono state mosse. Ad Aniello Baia, assessore alle Politiche Sociali e al Cimitero viene contesta il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Stessa accusa per gli altri a cui viene contestato però anche il reato di falsità ideologica commessa in atti pubblici.