Centinaia di commenti contro i due senatori grillini Paola Nugnes e Gregorio De Falco, rei di aver votato contro il cosiddetto “Condono Ischia” in commissione. In realtà per quanto riguarda la Nugnes si deve parlare di astensione, altrettandto importante visto che il voto non dato è stato comunque decisivo. La base degli elettori però non ha di certo accettato di buon grado la loro questa scelta in contrasto con il Governo (la seconda dopo l’uscita dall’aula durante il voto sul Decreto Sicurezza) e ha vomitato centinaia di insulti contro i due onorevoli.
I commenti shock
Oltre al solito “dimissioni” e “andate a casa” tantissimi utenti sui social si sono scagliati contro l’onorevole Nugnes con offese decisamente pesanti. Da “infiltrata del Pd” a “sei una mente confusa“, “Traditrice“, “vergogna“. C’è anche chi arriva anche a velate minacce come il “STAI ATTENTA” sotto un post.
Stessa sorte anche per il collega De Falco: “Infame, traditore, vergogna, vai a casa“. Anche in questo caso però le offese non si con tanto e tra gli oltre mille commenti leggiamo: “Sei peggio di Schettino. Buffone, ti sei fatto pubblicità con una tragedia“, “Ti sei venduto al Pd“. Anche in questo caso c’è chi promette in caso di mancanza del reddito di cittadinanza (anche se non è chiaro cosa c’entri!) “manifestazioni a catena atte a seguirvi nelle strade nelle piazze fino ad arrivare sotto le vostre case. Vi porteremo a desiderare di dimettervi“.
Sulla bacheca della senatrice Nugnes (ma riferito ad entrambi) troviamo questo commento: ” Traditrice, dovrebbero cacciarti via subito insieme a De Falco! Non siete a a favore? Andatevene a Casa!!! Se fate andare male il Decreto, vi meritate sputi ed insulti ad ogni incontro con i cittadini!”
Per fortuna non tutti sono della stessa opinione o quantomeno non la esprimono con la stessa rabbia. C’è chi naturalmente non è d’accordo con i due senatori e ne chiede in modo educato e rispettoso le dimissioni o chi al contrario, apprezza la libertà di pensiero dei due esponenti, e anzi li invita a rispettare il mandato degli elettori che non è quello del contratto di Governo (creato dopo le elezioni) ma quanto sta alla base delle idee e degli ideali del Movimento.
I soldi
Un must nei commenti è quello relativo allo stipendio e soprattutto al taglio operato da tutti gli onorevoli pentastellati, soprattutto dopo le parole del vice premier Luigi Di Maio, che ha fatto intendere la possibile motivazione di queste scelte in contrasto con il governo: “De Falco e Nugnes sono sotto procedura. Poi voglio aggiungere una cosa: questo è periodo di restituzione e taglio degli stipendi e mi auguro che tutti vogliano restituire i loro stipendi agli alluvionati“. Alla domanda se assi riferisse ai due “dissidenti”, Di Maio ha risposto: “Ho detto tutto quello che dovevo dire“.
Questo quanto successo ieri in commissione al Senato.