“Oggi, la commissione Bilancio a Montecitorio ha approvato un emendamento fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle che destina al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate del Centro Italia gli 85 milioni di euro di risparmi derivanti dai tagli anti-casta alla Camera dei deputati“. Questo è quanto apparso ieri sul Blog Delle Stelle, postato da Luigi Di Maio. Un annuncio assolutamente entusiasta e felice per aver tolto soldi alla Kasta e averli donati ai terremotati, e da come si evince è stato un emendamento fortemente voluto dal M5S. Il Ministro del Lavoro ha inoltre chiesto di dare massima diffusione.
Sui social iniziano a girare foto del genere, che naturalmente non sono volute dal Movimento, ma che di certo stanno ottenendo migliaia di condivisioni e centinaia di migliaia di visualizzazioni e aiutano a diffondere un messaggio che però non sembra del tutto corretto.
Fake News?
Questa foto è però è l’emblema di una assoluta fake news, così come sembra esserlo l’annuncio del leader del Movimento, che forse ha tentato in maniera un po’ contorta di deviare le attenzioni dalla sua famiglia, dal lavoro nero, dagli abusi etc etc.
L’emendamento “fortemente voluto” porta infatti la prima firma del deputato in quota Forza Italia, Simone Baldelli. Lui stesso ha spiegato che ha voluto la firma di tutti i gruppi parlamentari, per testimoniare la volontà di un’azione unita e condivisa. E tra l’altro non è il primo anno che questa devoluzione viene effettuata, ma bensì il terzo (da quando vi è stato il terremoto nel centro Italia): per una somma totale che arriva ad oltre 210 milioni di euro. Insomma l’ufficio stampa del Movimento ha tentato un’azione di marketing un po’ grossolana, che sta dando comunque i suoi frutti sui social. Certo da chi continua a criticare aspramente i giornali, rei di non dare le giuste e le corrette informazioni, ci si aspetta un atteggiamento diverso. Così come fatto dall’Onorevole Vito Crimi, che ha innanzitutto ringraziato il deputato di Forza Italia e poi tutti i gruppi che hanno votato l’emendamento.