Vigilia di Natale di sangue nel Casertano e per la precisione a Mondragone dove una donna di 59 anni è stata letteralmente riempita di botte da un uomo moldavo 58enne. La donna ha rimediato un trauma un trauma cranico-facciale con frattura delle ossa del naso, della mascella, dell’orbita oculare, nonché un trauma toracico con frattura delle costole e contusioni ed escoriazioni sul tronco. Un vero e proprio massacro compiuto dall’operai moldavo che fino a qualche tempo fa aveva una relazione con la figlia 33enne della donna. Dopo la rottura tra i due l’aggressore ha continuato a vivere sotto lo stesso tetto con la vittima e la figlia.
I fatti
Alla vigilia di Natale una donna è scesa in strada attirando l’attenzione di due pattuglie del Distaccamento di Polizia Stradale di Cellole, che in quel momento stavano percorrendo la statale domiziana. Gli agenti hanno quindi intuito la situazione di gravità e si sono fermati. La donna ha spiegato loro in un italiano stentato che la madre era stata picchiata e quindi li ha condotti presso l’abitazione, situata al sesto piano di un palazzo vicino. Al momento dell’arrivo degli agenti la porta era serrata e solo dopo tanta insistenza veniva aperta da un uomo di corporatura robusta, Nosaci A., che veniva immediatamente bloccato. Nel bagno è stata ritrovata la donna ferita con il volto totalmente coperto da una maschera di sangue, tanto da rendere difficile anche il riconoscimento. Dopo è stato poi accertato che la vittima era la madre della ragazza che aveva chiesto aiuto.
La lite
Da quanto è emerso l’uomo, che prima intratteneva una relazione con la 33enne, aveva preteso la sera prima un rapporto sessuale con la ex e dopo il rifiuto di quest’ultima l’aveva prima strattonata e dopo buttata fuori casa. Il giorno dopo il moldavo avrebbe poi ripetutamente chiesto alla madre dove si trovasse la figlia e visto la donna non gli aveva riposto ha iniziato a pestarla senza pietà.
Le indagini
La scena dell’aggressione veniva chiarita anche con il sequestro dell’appartamento, oltre che di una chiave inglese ed una bottiglia macchiate di sangue sui cui saranno completati gli accertamenti tecnico-scientifici del personale della Polizia Scientifica della questura di Caserta. Sulla scorta degli elementi acquisiti, l’uomo è stato tratto in arresto poiché ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio nei confronti della 59enne cittadina polacca A. Z. S. Dopo gli adempimenti di rito il cittadino moldavo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Su impulso del magistrato presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, nella giornata di Natale la Polizia Stradale ha acquisito ulteriori riscontri ed elementi di natura tecnica e medico-legale necessari a chiarire ulteriormente gli aspetti connessi alla vicenda che ha tragicamente caratterizzato la vigilia di Natale del litorale domizio.
Le condizioni della vittima
Il personale del 118 intervenuto sul posto ha dapprima provveduto al trasporto della donna ferita presso la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno (CE), ma le sue condizioni sono da subito apparse molto gravi tanto da essere stabilizzata e trasferita poi con urgenza presso l’Ospedale Civile di Caserta dove è ricoverata in prognosi riservata.