Abbiamo incontrato il consigliere comunale in quota Movimento 5 Stelle, Christian Cerbone per parlare con lui dell’ormai noto Parco Ex Moneta, partendo però dall’ultimo consiglio comunale, che prevedeva all’ordine del giorno importanti temi ambientali.
Cerbone, l’ultimo consiglio comunale non è stata certamente una bella pagina per la politica locale.
“Assolutamente no, sia perché la maggioranza e la Giunta, Sindaco compreso, erano assenti, sia perché quel consiglio era molto importante, visto che all’ordine del giorno c’erano anche diversi temi che riguardavano l’ambiente. Ma a questo punto credo che l’Amministrazione non dia il giusto peso alla questione”.
Tra questi c’era anche il Parco Moneta di cui tanto si sta parlando. Lei però aveva già posto attenzione sul Parco Moneta?
“Esatto. Già nel 2016 avevo posto l’accento sulla situazione ambientale del sito. Proposi un consiglio comunale monotematico per chiedere se fosse stata effettuata una vera e propria bonifica per il sottosuolo e quali fossero stati i risultati. Da considerare infatti che prima su quell’area era presente un’ industria metallurgica che aveva delle vasche di scarico di rifiuti metallurgici, quindi era ipotizzabile che il terreno e la zona potessero essere inquinate. Era questa la mia preoccupazione: volevo semplicemente sapere se e cosa era stato fatto per tutelare il Parco e i cittadini che lo frequenteranno. Per questo motivo avevo chiesto specifiche indagini. Poi un anno dopo le mie richieste inevase, c’è stato il ritrovamento delle vasche in amianto”.
Quindi permangono i dubbi ?
“Certo. Ora le domande principali sono due: come è stata fatta quella bonifica e se c’è ancora da verificare, visto che a seguito delle mie interrogazioni non ascoltate si è poi scoperto l’amianto. Visto che l’amministrazione non è in grado di sopperire a queste incombenze, mi sorge il dubbio che dobbiamo davvero preoccuparci”.
I tempi ora però si fanno stretti
“Adesso c’è un problema serio. Siamo a meno di tre mesi dalla scadenza della rendicontazione dei lavori del Parco Moneta. Questo però sembra non avere tutta la massima attenzione. Il Parco è voluto da tutta la popolazione, ma a seguito del rilevamento dell’amianto e a seguito dell’abbandono della ditta, non è stata fatta una nuova gara per il nuovo affidamento dei lavori. Ma noi dobbiamo rendicontare i lavori all’Europa e qualora non fosse fatto, c’è il rischio di dover restituire i finanziamenti ottenuti. E questo è davvero preoccupante”.
