Politica

Salvini ad Afragola: “Criminalità cambiata. Venuti meno alcuni limiti e regole”. Ma perché, camorra e criminalità hanno regole?

Su Matteo Salvini ad Afragola è stato raccontato ormai tutto: dall’accoglienza calorosa dei cittadini al “baciamano” fino alle parole per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e per lo scrittore Roberto Saviano. Il Ministro degli Interni ha poi parlato della porno attrice Valentina Nappi che in un post su Instagram aveva detto si essersi sentita “stuprata” dal leader leghista. In quest’ultimo caso Salvini ha risposto con ironia: “Quel giorno ero con Saviano“, aggiungendo poi “Attrice mi sembra una parola grossa“. Il Ministro ha poi chiarito che per rimediare a questa escalation di violenza e criminalità il Governo ha già stanziato centinaia di milioni per assumere nuovo personale e per i mezzi.

Criminalità cambiata

Interessante invece la risposta alla domanda del collega Pasquale Sansone, direttore di Tablò – Video Web, che gli chiedeva di una recrudescenza della criminalità con assalti da “film”. Queste le parole di Salvini: “Penso che dipenda dai successi ottenuti dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura. Sono venuti meno anche alcuni canoni, alcuni limiti, alcune regole interne. Quindi si assiste ad episodi diversi, più confusi, più violenti. Il fatto che qua ad Afragola vadano a prendersela con uno che vende le calze e la lingerie ti fa pensare che non ci sia un disegno camorristico di portata internazionale, ma ci sia qualcosa di diverso, ma vanno stroncati tutti sul nascere“.

Si stava meglio prima ?

Con le sue parole Salvini ha quindi affermato che la criminalità d’un tempo, fortunatamente estirpata dalle Forze dell’Ordine, aveva regole precise? Aveva dei limiti che spingevano i delinquenti a non colpire un semplice negozio di intimo ma solo a colpire i più “grandi”?. Che non colpiva con violenza? Queste parole devono essere prese con le pinze ma non si può assolutamente pensare che che la criminalità e la camorra abbiano delle regole né dei limiti. Sono cancri che in qualsiasi modo succhiano il sangue della società civile e dei cittadini onesti, che essi agiscano con una bomba o con una minaccia velata. E poi camorra e criminalità in generale non hanno mai utilizzato metodi soft e mai lo faranno, perchè solo con la violenza riescono ad imporre la loro egemonia in territori dove lo Stato è risultato spesso assente.

Ad Afragola (comune sciolto in passato per infiltrazioni camorristiche) le parole sono risuonate ancor più pesanti. Ci si trova infatti in una terra dove per anni il clan Moccia, uno dei tre gruppi mafizzati della provincia di Napoli, ha praticamente controllato il territorio sotto diversi punti di vista. Lo Stato grazie anche all’impegno di tutte le Forze dell’Ordine sul territorio è riuscito a distruggere quel potere, sequestro dopo sequestro e arresto dopo arresto. Ora però ci sono probabilmente piccoli cartelli d criminali che sperano di riacquisire un potere con le bombe. Ma ciò significa che prima si stava meglio? Che la camorra mafizzata che controllava il territorio, sostituendosi talvolta anche allo Stato, era meglio?

Le parole del vice Premier sembrerebbero quasi giustificare quelle frasi atroci che spesso si sentono in giro. Per esempio: “Quando ci stavano i vecchi boss si stava bene“. Ipotesi che solo al pensiero fanno rabbrividire e che un Ministro degli Interni, in una terra così martoriata non poteva permettersi di dire.

di Antonio Pannella

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