Cibi scaduti nei pacchi alimentari che donano Chiesa ed enti di beneficenza. Questo è quanto si racconta sui social e che sarebbe avvenuto ad Acerra. Inoltre la segnalazione non sarebbe l’unica. In realtà però non è così: vediamo insieme il perchè.
Prendiamo in esame una foto:
Come potrete vedere (anche se l’immagine non è perfetta) c’è scritto “Da consumarsi preferibilmente entro il“. Ecco il punto sta proprio in questa frase che è ben diversa dall’altra frase che solitamente si trova sugli alimenti: “scade il”. Entriamo nel dettaglio: questo alimento (una busta di latte a lunga conservazione) NON SCADE il 15 Marzo. Il 15 Marzo ha solo superato il Termine Minimo di Conservazione.
Ecco la differenza tra lo “scade il” e il “consumarsi preferibilmente entro il“:
“Scade il”
Quando trovate questa frase riportata su un alimento significa che se non lo consumate entro quel giorno l’alimento scade, e di conseguenza mangiandolo anche il giorno dopo, potreste incorrere in qualche rischio.
“Da consumarsi preferibilmente entro”
Ben diversa questa dicitura, che indica solo una data (spesso composta solo dal mese e dal’anno), oltre la quale i prodotti, spesso secchi o a lunga conservazione, possono essere consumati senza alcun problema.
Le Legge “Gadda”
Nel 2016 inoltre fu introdotta la legge 166/2016 , definita anche “Gadda” che stabilì proprio la definizione di Termine Minino di Conservazione. Tale legge chiarisce anche che gli alimenti che hanno superato la data indicata dal “Consumarsi preferibilmente entro” non possono essere venduti, ma bensì possono essere donati. Naturalmente a condizione che l’alimento sia stato correttamente conservato e che l’imballaggio non presenti danneggiamenti e sia completamente integro. L’iniziativa fu intrapresa per eliminare o quantomeno combattere il grave spreco alimentare che viene compiuto quotidianamente sia in ambito familiare che negli esercizi commerciali. Ecco perchè nei pacchi alimentari si trovano prodotti che hanno superato la data prevista dal TMC. E ripetiamo, non sono scaduti.
Sapevi per esempio che un succo di frutta può essere consumato fino a sei mesi dopo la data indicata dal “Consumarsi preferibilmente entro“? Clicca qui per scoprire gli altri alimenti che possono essere consumati anche a distanza di settimane e mesi dalla data indicata come “Consumarsi preferibilmente entro”.