"Abbandona La Poltrona" di Alfonso Rea Salute e Benessere

Ecco perché non riesci a dimagrire nonostante i tuoi sforzi

dimagrire: ecco perchè non ci riesci

Perché non riesco a dimagrire? 

È la domanda più frequente che si pone chi tenta di tenere sotto controllo il peso in modo autonomo, senza l’aiuto di un professionista (nutrizionista o trainer), ma solo con l’attività fisica, l’alimentazione più “pulita” e qualche rinuncia.

Nel corso degli anni ho visto molte persone averle provate tutte: rinunciare ai dolci serali, bere 2 litri di acqua al  giorno, seguire la dieta consigliata dalla dietologa all’amica o quella indicata dal giornale salutistico di turno, ridurre i carboidrati, rinunciare alla pizza del sabato sera e sentirsi fuori luogo a tavola con gli amici, e poi la crema miracolosa, l’infuso delle meraviglie e le tutine elettrificate… Potrei continuare all’infinito!

Magari dopo i primi giorni la bilancia segna anche un paio di chili di meno, ma la pancia e le cosce non vogliono saperne di perdere centimetri.

E allora, come mai non riesci a dimagrire?

Le cause più comuni si dividono in tre categorie:

Tipo fisico (dove dobbiamo combattere contro il nostro corpo)

– Ereditario (dove dobbiamo combattere con la genetica)

– Tipo psicologico (dove dobbiamo combattere contro noi stessi).

Che ce ne rendiamo conto o meno, una o più di queste cause esiste nella nostra vita.

Cause di tipo fisico

1. Le cellule di grasso non si possono eliminare

Il numero delle cellule che contengono i grassi (adipociti) si stabilizza già a 8 – 10 anni e rimane poi costante per tutta la vita. Sta a noi rendere queste cellule più o meno sature di grasso.

2. Il grasso è resistente

Come evidenziato da recenti scoperte scientifiche, il grasso è un’infiammazione permanente che inibisce le sostanze che lo dovrebbero eliminare. Per questo è difficile perdere peso perché i depositi di grasso diventano automaticamente resistenti.

3. Bruciare grasso è un processo lento

Per perdere 1 solo kg di grasso occorre bruciare più di 7000 calorie. Un “degrassamento” ideale prevede di perdere non più di 2 kg di grasso al mese, cioè creare un deficit calorico di 15.000 calorie, cioè circa 500 al giorno!

4. Si rischia di ingrassare di nuovo

I dietologi sono cauti e consigliano di eseguire un taglio blando di calorie (del 10 – 15%). Questo timore è giustificato dalle nuove ricerche che evidenziano come le diete estreme possano rivelarsi inefficaci in quanto, anche se si perde peso, si rischia di tornare velocemente al punto di partenza per aver perso troppa massa muscolare.

5. Metabolismo lento

Il dispendio calorico è legato al metabolismo cioè dipende dalla massa muscolare. Non avere a disposizione una buona quantità di muscoli tonici può essere un freno al processo di dimagrimento.

6. Affaticamento

Bruciare 7000 calorie per perdere un solo kg di grasso non è una passeggiata. Bisogna stare attenti a non affaticarsi tanto da perdere entusiasmo e motivazione, ma al contempo bisogna impegnarsi.

Molti sintomi fisici possono ostacolare l’inizio (dolori muscolari, difficoltà a dormire, stanchezza e sonnolenza).

7. Principio di conservazione

il nostro cervello cerca sempre di assicurare la sopravvivenza del corpo e quindi tende a cedere con cautela le riserve di energia che ha immagazzinato per i “periodi di carestia” (digiuno o dieta).

Inoltre il nostro corpo tende a rimanere com’è, di fatto tentando di sabotarci o di rendere più difficile intraprendere un percorso diverso dall’abitudine. E’ qui che viene richiesta tutta la vostra forza di volontà!

Cause di tipo ereditario

Spesso, non riuscire a dimagrire nonostante i sacrifici, potrebbe non dipende solo da noi.

La meritocrazia è in parte vera ma non è assoluta. Spesso dipende da come veniamo programmati da fuori o per meglio dire da madre natura!

C’è una correlazione fortissima tra i figli obesi e i genitori obesi. Se un solo genitore è obeso c’è una probabilità del 40% che anche il figlio sviluppi obesità, ma questa percentuale tuttavia sale al 80% se entrambi i genitori sono obesi.

È importante, in presenza di cause genetiche per le quali si tende ad ingrassare, curare sin da subito l’alimentazione e l’attività dei bambini.

Se non si riesce a dimagrire e si hanno delle cause genetiche in atto, il consiglio è quello di darsi più tempo: il metabolismo per reagire avrà bisogno del doppio del tempo per potersi attivare rispetto a persone predisposte.

Cause di tipo psicologico

Ci sono decine di fattori psicologici per cui dimagrire è difficile e spesso le carenze psicologiche ricadono sulla trasformazione fisica.

Il rifiuto di adeguarsi ai consigli che ci danno per un rifiuto dell’autorità o dell’omologazione

– Carenze emotive compensate con l’introduzione di piacere fisico

– Necessità di una soddisfazione a breve termine con successiva frustrazione

– Giustificazione dei sensi di colpa

– Ignoranza

– Non ammettere i problemi, per non avere problemi

Infine un interessante fattore psicologico che può contrastare il nostro dimagrimento può risiedere “nell’errore fondamentale di attribuzione”.

Questo errore consiste nella tendenza a spiegare le azioni altrui tenendo in considerazione solamente la loro personalità, ignorando l’influenza del contesto.

Al tempo stesso, i propri comportamenti vengono spiegati chiamando in causa il contesto e tralasciando le proprie caratteristiche di personalità.

In che modo questo errore può ostacolare il nostro dimagrimento? Da un lato, perché si finirà per attribuire il successo del dimagrimento altrui a fattori contestuali, diminuendo il ruolo che il loro impegno ha avuto nel dimagrimento, e dall’altro, si sminuiranno le proprie mancanze relative alle proprie abitudini alimentari, sportive, eccetera.

Ciò che è importante ricordare è che non esiste mai una sola causa in grado di spiegare perché non stiamo riuscendo a dimagrire.

Quello che possiamo fare è lavorare su noi stessi (magari con l’aiuto di un professionista) per capire quali sono questi aspetti e lavorarci singolarmente.

Leggi anche: Per rimettersi in forma conta più l’esercizio fisico o la dieta?

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Alfonso Rea

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Avvertenze: le informazioni contenute in questo articolo non intendono sostituirsi in nessun modo al parere del medico o di altri specialisti. L’autore declina ogni responsabilità di effetti o di conseguenze risultanti dall’uso di tali informazioni, dalla loro messa in pratica e invita a consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi forma di attività fisica o regime alimentare.

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