Casoria ha scelto: il nuovo sindaco della città sarà Raffaele Bene. Emergono però alcuni dati sostanziali e che è impossibile non trascurare, e naturalmente parliamo della percentuale di votanti. Un vero record in negativo: solo il 30% che vale la palma della città con la percentuale più bassa di tutta Italia (ci perdoneranno i cittadini di Briga Alta, nel cunese, se con i loro 22 votanti ed il 20% di affluenza al ballottaggio, non li teniamo in considerazione in questa speciale classifica).
I dati impietosi
Parliamoci chiaro, che l’affluenza al ballottaggio sia decisamente più bassa è un dato di fatto. I motivi sono vari: non avere più in corsa il proprio candidato ideale, i candidati al consiglio comunale non “tirano”, i primi caldi estivi, una campagna elettorale talvolta al “veleno”. Ciò nonostante è enigmatico che solo la metà dei cittadini che hanno votato al primo turno, si sia poi recata a votare al ballottaggio. Solo il 30 per cento degli elettori aveva chiaro chi fosse il proprio sindaco ideale.
Ha deciso meno del 20%
L’astensionismo come si suol dire in questi casi ha vinto. Una vittoria però del tutto sterile e inutile, anche perchè in pratica, il neo sindaco Raffaele Bene ha trionfato ottenendo solo il 17% di consensi degli elettori totali. Quasi 11 mila preferenze (che ha perso circa 4 mila preferenze dal primo turno) a dispetto dei 63 mila elettori. Sommando i voti ottenuto da Angela Russo, sia arriva a meno di 20 mila preferenze in tutto. Di certo la politica tutta dovrà certamente interrogarsi sul perchè un esercizio di democrazia quale è il momento delle elezioni, sia finito in questo triste modo, guadagnandosi il non invidiabile record di città con la percentuale più bassa di elettori al ballottaggio in tutta Italia.