Pozzuoli – Monterusciello. È durato circa 30 ore l’assedio in casa del giovane Giuseppe Di Bonito. Il 25enne che dalla scorsa notte si era barricato in casa, insieme all’anziana madre, minacciando di far esplodere l’intero stabilimento con delle bombole di gas. Necessario l’intervento dei reparti speciali che con un’azione fulminea sono riusciti ad arrestare il giovane e porre fine così all’incubo. Tanti cittadini infatti sono stati costretti a dormire fuori casa (sono stati accompagnati in alcuni alberghi della zona), visto che le loro abitazioni erano state evacuate per motivi di sicurezza. L’episodio è avvenuto in via Brancati, all’interno del Lotto 1.
L’intervento
Come detto è stato necessario l’intervento dei reparti speciali viste le condizioni di difficoltà e sopratutto di pericolo sia per lo stesso Di Bonito, sia per la madre. Gli agenti si sono calati dal quarto piano dell’abitazione e grazie all’utilizzo dei flash bang, sono riusciti a catturarlo. Sia il 25enne che la madre sono stati accompagnati in ospedale, lui naturalmente nel reparto psichiatrico, lei invece per i controlli del caso. Le condizioni della donna non sembrano comunque destare molte preoccupazioni. L’anziana infatti, nonostante quello che ha vissuto, è sembrata vigile.
Fine dell’incubo
Come detto, fine dell’incubo per decine di famiglie che per due notti e due giorni sono state costrette a vivere fuori casa. La protezione civile è stata comunque solerte a sistemare un campo base provvisorio dotato di aria condizionata e a servire acqua e cibo. Nonostante questo però in alcuni momenti della giornata l’agitazione e l’esasperazione si sono fatti sentire.
Il racconto della giornata
Tutta la vicenda è iniziata intorno alla mezzanotte della scorsa notte, quando i vicini di casa, allertati dalle urla, hanno notato una bombola di gas fuori la porta, con il ragazzo che minacciava di far saltare tutto in aria. Inoltre il giovane aveva disegnato a terra alcuni pentacoli (la stella a cinque punte racchiusa all’interno di un cerchio) e invocava il diavolo. Clicca qui per saperne di più.