Acerra. La morte di Luigi Esposito ha scosso l’intera comunità. “Giggin” infatti era una persona molto conosciuta in città, avendo lavorato per tanti anni in una delle pizzerie più famose di Acerra ed erano noto per la sua passione per la musica e il canto. A rendere ancor più drammatica la vicenda c’è un dato fondamentale. Luigi aveva provato a suicidarsi già qualche giorno fa, stendendosi usi binari del passaggio a livello di Via Soriano. Per fortuna in quel caso fu tempestivo l’intervento delle Forze dell’Ordine che evitarono la tragedia. Per lui fu predisposto un Trattamento Sanitario Obbligatorio presso l’ospedale di Frattamaggiore. Poi, evidentemente, una volta uscito dall’ospedale non è stato seguito e quindi ci ha riprovato, questa volta, purtroppo, riuscendoci. I motivi non sono chiari e probabilmente li conosce solo Luigi.
Prima il caffè, poi il suicidio
Esposito, che aveva circa 40 anni, aveva appena preso un caffè in un bar di corso Vittorio Emanuele. Chi lo ha visto ha raccontato che era molto strano, stanco, come se fosse fuori dal mondo. Quando qualcuno gli ha chiesto cosa avesse e lui avrebbe risposto “niente” e poi avrebbe aggiunto che si sarebbe andato a “buttare sotto un treno“. Una frase chiara, che però in quel momento è sembrata più un espressione di rassegnazione e di sconforto, come se ne sentono tante in giro, e non una vera e propria dichiarazione d’intenti. La realtà però è che solo qualche minuto dopo Luigi ha perso la vita.