Cronaca

Afragola. Ennesimo rogo tossico che si poteva evitare?

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Afragola. Ennesimo rogo tossico, altra colonna nube nera e cittadinanza costretta a barricarsi in casa per tentare di non respirare l’ormai solita dose di inquinati e fumi tossici. Questo quanto avvenuto ieri pomeriggio in città, nei pressi della scuola “Sandro Pertini”. Ad andare a fuoco questa volta non è stato un cumulo di rifiuti nascosto in aperta campagna, ma bensì una vera e propria discarica abusiva, con tanto di rifiuti speciali e tossici come l’amianto, creata all’interno di un esercizio commerciale abbandonato e situato proprio dinanzi una scuola frequentata da centinaia di studenti. Il fuoco è stato appiccato poco prima delle 16.

Tutti sapevano

Naturalmente non parliamo di immondizia messa lì in qualche ora e poi bruciata, ma di un vero e proprio punto di abbandono dei rifiuti di cui ormai tutti erano a conoscenza. E per tutti intendiamo che sia il proprietario dello stabile, sia gli agenti della Polizia Locale e l’amministrazione sapevano di quella discarica abusiva. Ma allo stesso tempo nessuno ha però fatto niente. L’amministrazione comunale lo scorso Dicembre ha emanato un’ordinanza ai danni del proprietario dello stabile affinché rimuovesse la spazzatura e mettesse in sicurezza l’area. Evidentemente però l’ordinanza è stata inevasa. L’unica “soluzione” che da quanto emerge era stata presa, era quella di posizionare alcuni assi dinanzi le porte per evitare alle persone di entrare e abbandonare la spazzatura. Un rimedio praticamente inutile visto che dopo qualche giorno le assi erano state spezzate ed erano diventate anch’esse spazzatura.

L’amministrazione poteva agire?

A quel punto però, considerato l’alto rischio di quel posto, visto che era evidente che da un giorno all’altro poteva accadere qualcosa, perché l’amministrazione comunale non ha operato in danno al proprietario? Ossia perché non ha ripulito lo stabile poi mandato il conto al proprietario? In questo modo avrebbe garantito la sicurezza dei cittadini ed evitato tutti i rischi. Da considerare inoltre che erano ormai decine le segnalazioni che arrivavano agli enti preposti e che era stata segnalata anche la presenza di amianto.Da aggiungere poi che nella sopracitata ordinanza il sindaco Grillo scriveva che, nel caso in cui il proprietario non avesse provveduto a rispettare l’ordinanza, lo avrebbe fatto il Comune. Ma come potrete immaginare, in realtà ciò non è stato fatto. In aggiunta si poteva anche tentare di risalire agli incivili e delinquenti che piuttosto che gettare la spazzatura in modo lecito l’avevano abbandonata in quello stabile.

La pura per i ragazzi

Dai social nel frattempo emerge l’ansia e l’apprensione da parte di residente e genitori per quanto riguarda la qualità dell’aria. Visto infatti che all’interno dello stabile c’erano lastre di amianto, e che il calore e le fiamme le hanno sicuramente danneggiate, ne evince che il rischio di diffusione di micro particelle, altamente tossiche, è altissimo. I cittadini si chiedono quindi se sia il caso di mandare i ragazzi a scuola, senza avere la certezza che l’aria sia salubre e non pericolosa.

Fonte foto: Facebook

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