Camminare a piedi sui marciapiedi di Acerra rischia di diventare sempre più complicato. Oltre ad dover guardare a terra per evitare le deiezioni canine lasciate dai possessori incivili di cani, evitare magari qualche motorino o bicicletta, che preferisce evitare il traffico passando sui marciapiedi, adesso bisogna fare attenzione anche ai segnali stradali. Infatti dopo l’apposizione della nuova segnaletica per la sosta sulle strisce blu, gli appositi cartelli sono stati posizionati ad un altezza decisamente inferiore a quella prevista dal Codice della Strada.
Nel “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”, all’articolo 81, comma 5 (articolo 39 del Codice della Strada) si legge: “Tutti i segnali insistenti su marciapiedi o comunque su percorsi pedonali devono avere un’altezza minima di 2,20 m, ad eccezione delle lanterne semaforiche“.
Un’altezza che naturalmente ha una sua logica, ovvero quella di evitare ai cittadini di scontrarsi con i cartelli stradali, incorrendo nel rischio di tagli e traumi.
La situazione ad Acerra
Facendo un giro per le strade della città la situazione sembra ben diversa. In diversi casi infatti la segnaletica arriva a circa un metro e ottanta di altezza. Ancora più bassi per esempio su Corso Vittorio Emanuele e via Petrella . Qui i segnali si attestano a circa un metro e sessanta, quindi ben 60 centimetri sotto la soglia prevista. Da sottolineare che, così come segnala il magazine “Oblò”, l’apposizione della segnaletica “incriminata” è stata effettuata dai dipendenti della società milanese “Easy Park“.
Ma visto che è previsto dal codice della strada, com’è possibile che nessuno si sia reso conto del mancato rispetto della norma? Inoltre se qualcuno dovesse farsi male, chi ne risponderà? Il Comune con i soldi dei cittadini?
Il caso
Da notare poi un altro curioso episodio. Su via Annunziata è previsto uno stallo riservato ai diversamente abili. Le strisce gialle sono ancora lì, ma è scomparsa la segnaletica verticale. O meglio, più che scomparsa è stata sostituita con un’altra indicazione. Impossibile quindi a distanza di alcuni metri sapere che lì c’è lo stallo riservato ai disabili.