Acerra. Si è svolto questa mattina il consiglio comunale convocato qualche giorno per decidere sulla permanenza (o sulla decadenza) del consigliere comunale Giuseppe Soriano, eletto in quota PD. Ma procediamo con ordine così da ricostruire tutta la vicenda.
Inizio del procedimento per la decadenza
Qualche settimana fa il presidente del consiglio Andrea Piatto aveva comunicato all’aula l’inizio del procedimento per la decadenza del consigliere Soriano. Quest’ultimo infatti era stato assenso per sei sedute consecutive della pubblica assise. Di conseguenza ai sensi dello Statuto e del Regolamento comunale rischiava la decadenza. Al consigliere è stato quindi comunicato che aveva dieci giorni per poter presentare le giustifiche o le proprie considerazioni.
Le giustifiche
Il consigliere Soriano nell’arco di tempo concessogli prepara le sue considerazioni, allegandovi anche i certificati medici che attestavano l’impossibilità a recarsi in consiglio a causa di un’operazione chirurgica. Ormai però il procedimento era iniziato e quindi la decisione finale spettava al consiglio comunale, convocato per lo scorso venerdì, che poteva tenere conto dei documenti inviati dal consigliere del PD, oppure decidere per la decadenza (difficile in questi casi vista l’effettiva presenza di un problema medico). Da premettere che la votazione si svolge a scrutinio segreto e quindi non ci sono neanche le dichiarazioni di voto.
Il consiglio del venerdì
Venerdì scorso si è poi tenuto il consiglio comunale. La sera prima però si era svolta la riunione dei Capigruppo. In questa il sindaco Raffaele Lettieri aveva chiesto formalmente al consiglio di aggiornare la seduta e di conseguenza rinviarla alla seconda convocazione, poiché “ci teneva ad essere presente”. L’aula mette così in votazione la richiesta, che viene approvata all’unanimità. Consiglio finito e durato ben 5 minuti, di cui buona parte solo di appello nominale.
Consiglio comunale del lunedì
Questa mattina poi si è svolta l’altra seduta, durante la quale è stato dato il via libera alla permanenza del consigliere Soriano. A suo favore quattro voti e ben 16 astenuti. Perché così tanti astenuti? Semplice, perchè la maggioranza poco prima della seduta ha informato che non avrebbe preso parte alla decisione, lasciando la scelta alle opposizioni. Naturalmente, essendo il voto segreto, non si può essere certi al cento per cento di chi si sia astenuto. Facendo due calcoli però sembra probabile che si siano astenuti tutti i membri della maggioranza (14) e due dell’opposizione. Quindi via libera per il consigliere Soriano che prosegue la sua esperienza nella pubblica assise.
Mille euro buttati
Come detto il primo consiglio comunale, poi aggiornato alla seduta successiva è durato circa 5 minuti. Questi 5 minuti sono costati un bel po’ di soldini pubblici erano presenti 21 consiglieri, più il Presidente del Consiglio e alcuni assessori. Facendo un rapido calcolo e considerando i gettoni di presenza sono stati spesi circa 683 euro. Se a questi sommiamo poi le eventuali indennità di funzione, i permessi retribuiti dal lavoro e i costi tecnici della seduta, superiamo i mille euro.
A questo punto alcune domande sorgono spontanee: ma non si poteva disertare la prima seduta e rivedersi in consiglio direttamente il lunedì, visto che tutti erano d’accordo? La maggioranza non poteva evitare questa inutile spesa ai danni dei cittadini? E soprattutto, perchè la presenza del sindaco era così importante, visto e considerato che non ha fatto dichiarazioni e che la maggioranza si è poi astenuta sulla decisione, rimbalzando la palla nel campo della minoranza?
“Inciucio Pd-Maggioranza?”
Subito dopo il consiglio è nato un tam-tam sui social riguardo un possibile inciucio tra Partito Democratico (composto dai consiglieri Montesarchio e per l’appunto Soriano) con le forze di maggioranza. Naturalmente non mi è dato sapere se esiste questo accordo, ma sinceramente, e qui entriamo nel campo nelle considerazioni personali, mi sembra strano che questo accordo sia stato preso per la decisione odierna. In primo luogo perchè, quantunque il consigliere Soriano fosse stato estromesso dal consiglio, al suo posto sarebbe entrato un altro rappresentante del Partito Democratico. In secondo luogo, il consigliere Soriano ha presentato dei certificati medici che attestano un’operazione chirurgica. Non è chiaro quindi sulla base di cosa un consigliere comunale avrebbe potuto dire che quelle giustifiche non erano valide. E infine, la maggioranza non si è espressa, dando più l’impressione di non volersi assumere alcuna responsabilità piuttosto che evitare la decadenza di Soriano.