Un vero e proprio terremoto giudiziario ha colpito questa mattina la città di Sant’Anastasia, comune alle pendici del Vesuvio. La Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione a sei misure cautelari su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola. In manette sono finiti il sindaco di Sant’Anastasia Raffaele Abete, il segretario comunale e il consigliere comunale Pasquale Iorio. Questi, avvalendosi delle competenze tecniche di un imprenditore, legale rappresentante di una cooperativa, avrebbero alterato per via informatica i risultati delle prove dei concorsi pubblici in cambio di mazzette che variavano tra 30 mila e 50 mila euro.
Il concorso truccato
Le indagini hanno rivelato un vero e proprio mercimonio della funzione pubblica svolta dal Sindaco, dal Segretario Comunale e dal Consigliere Comunale i quali, grazie alle competenze di un imprenditore con una vasta esperienza nel campo della gestione di concorsi pubblici, hanno alterato e condizionato i risultati delle prove concorsuali pubbliche.
Tra le tecniche usate c’era l’alterazione dei punteggi relativi ai titoli esibiti, e anche la divulgazione anticipata del materiale relativo alle prove scritte e orali, determinando così, in maniera programmata, l’esito per ogni singolo candidato segnalato, il quale era tenuto a versare ai funzionari pubblici una somma di danaro. Il pagamento avveniva in tre diverse fasi: ogni trance veniva infatti versato precisamente prima di ogni singola prova di concorso (la prova pre-selettiva, la prova scritta e la prova orale) e pari ad una cifra
che oscilla da 30.000,00 euro a 50.000 euro a seconda del tipo di ruolo – amministrativo o direttivo- o se a tempo determinato o indeterminato.
I coinvolti
Nell’indagine sono coinvolti anche un imprenditore, la vincitrice di un concorso pubblico per titoli ed esami e il marito di questa, per loro è stato firmato un provvedimento di divieto di dimora.
Il modus operandi
Secondo quanto è emerso il sindaco reclutava i candidati che dovevano vincere i concorsi, grazie all’intervento del titolare dell’agenzia alla quale veniva affidata l’organizzazione delle prove, del segretario comunale Egizio Lombardi, e del presidente delle Commissioni esaminatrici. Il consigliere comunale Pasquale Iorio, invece, ritirava il denaro pattuito.
I finanzieri indagano sulla vicenda dal mese di Febbraio. Posta posto sotto sequestro la società, che era sempre la stessa, a cui veniva affidato l’organizzazione dei concorsi pubblici. Dopo la perquisizione nel Comune di Sant’Anastasia sono stati portati via anche fascicoli e PC.