Acerra. Il killer di Giuseppe Avventurato avrebbe agito in solitaria e a bordo di una bicicletta elettrica di ultima generazione: questo quanto sembra emergere dalle prime indagini delle Forze dell’Ordine. Il 48enne è stato colpito da una serie di pallottole, di cui almeno due al torace ed una alla testa. Da questo si deduce che l’assassino abbia agito ad una distanza molto ravvicinata, arrivando praticamente faccia a faccia con Avventurato.
Inutile la corsa al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, dove il 48enne è deceduto in seguito alle ferite.
Subito dopo l’agguato il killer avrebbe fatto perdere le sue tracce a bordo di una normale bicicletta elettrica, grazie alla quale se ne è andato indisturbato tra le trafficate strade cittadine.
La Polizia di Stato del locale commissariato di Acerra (che segue le indagini) avrebbe quindi cercato le telecamere della zona, per provare a ricostruire la dinamica dell’omicidio. Al momento inoltre non sembrano esserci testimonio del brutale agguato, nonostante la strada, il corso della Resistenza, fosse notevolmente traffico.
Agguato di camorra o “lupo solitario”?
Se l’ipotesi della bici e del killer fosse confermata si potrebbe allontanare l’ipotesi di un agguato legato alla malavita locale. Prenderebbe quota invece l’idea che l’assassino sia un personaggio che non fa parte del panorama malavitoso locale. Naturalmente su questo e su altre situazioni saranno gli inquirenti a diramare la matassa.