Acerra. Al momento, fortunatamente, non si registrano tamponi positivi in città, quindi il numero dei contagiati è fermo a 0. Nonostante questo però il sindaco Lettieri e l’amministrazione comunale di Acerra non tentennano e continuano imperterriti il proprio compito di controllo nei confronti di chi non rispetta i decreti anti contagio.
Ieri sera sul “ponte di Napoli” (prolungamento di Corso Italia), c’erano diverse pattuglie della Polizia Locale che controllavano chiunque uscisse o entrasse ad Acerra. Ogni macchina veniva infatti fermata e gli agenti verificavano se gli automobilisti fossero provvisti di autocertificazione e soprattutto se avessero un valido motivo per muoversi. Controllate circa 450 macchine, mentre sono dieci le persone denunciate perchè non avevano alcun motivo necessario per spostarsi.
Altre 4 persone sono state invece denunciate questa mattina.
Convocata la Giunta
Il lavoro però continua anche sotto il profilo dei lavori amministrativi. Questa mattina infatti, il sindaco Raffaele Lettieri ha riunito la Giunta comunale al fine di adottare nuovi provvedimenti di Giunta per affrontare il possibile aggravarsi della situazione al Sud e nel territorio comunale sul fronte della diffusione del Covid-19. Da considerare anche la difficoltà a reperire i dispositivi di sicurezza, mascherine e guanti, per i dipendenti e gli agenti della Polizia municipale in strada ad effettuare i controlli.
La Giunta ha approvato nella seduta odierna il provvedimento con cui, tra le azioni previste per contrastare la diffusione del Coronavirus, si prevede il cosiddetto lavoro agile (smart working), per continuare a garantire ai cittadini i servizi comunali essenziali. Inoltre, approvata anche la partecipazione alle riunioni di Giunta in maniera telematica.
Le parole del Sindaco
“Siamo consapevoli che la situazione per contenere il contagio è nelle nostre mani e nei comportamenti corretti che teniamo. ma il momento così delicato impone a tutti noi ulteriori sforzi, perché le notizie di azioni irresponsabili di alcuni, che mettono a rischio la propria vita e la vita dei loro familiari, ci fanno ritenere che non tutti siano consapevoli del rischio che stiamo correndo”.