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Omicidio Acerra: l’assordante, e imbarazzante, silenzio della politica nazionale

Ieri è stato realizzato il secondo omicidio in pochi mesi legato ad una matrice sicuramente di stampo camorristico, il terzo in poco in più di un anno. Tutti avvenuti in pieno centro e nelle ore diurne. Sinceramente ci si aspettava una reazione forte da parte delle Forze dell’Ordine (e c’è stata), del mondo politico acerrano (e c’è stata con le parole del sindaco Lettieri e soprattutto del presidente Piatto) e della politica nazionale.

Di certo non credevamo che un politico del Nord o comunque non eletto in queste zone potesse dire qualcosa sul terzo omicidio in poco più di un anno ad Acerra. Chi però si trova su quella poltrona anche grazie ai voti degli acerrani, avrebbe certamente potuto far sentire con forza la sua voce e quella dello Stato. Vediamo nel dettaglio se e cosa hanno detto gli eletti alla Camera e al Senato nel collegio di Acerra dando uno sguardo ai loro profili Facebook, divenuti la massima cassa di risonanza dei pensieri politici.

Uninominale

Alla Camera il vincitore del collegio uninominale è il ministro Luigi Di Maio. Probabilmente il Ministro era alle prese con la sfiducia a Bonafede, ma da chi si erge a leader politico e da chi è stato eletto anche grazie ai quasi 17 mila voti degli acerrani, un segno della presenza dello Stato era doveroso. Soprattutto quando i fatti accadano a due passi dalla propria città natale.

Al Senato invece a trionfare è stato il medico di Marigliano, Raffaele Mautone. Anche lui ha potuto contare sugli oltre 14 mila voti di Acerra. Dal suo profilo ufficiale però si nota l’interesse per l’alterazione del sonno durante l’emergenza Coronavirus, ma niente sul mancato sonno degli acerrani alle prese con il terzo omicidio di Camorra in poco più di un anno.

Plurinominale Senato

In questa categoria il Movimento 5 Stelle ne è uscito stra-vincitore portando a casa ben 3 seggi al Senato con gli onorevoli Sergio Vaccaro, Silvana Giannuzzi e Vincenzo Presutto. Inutile dire che da loro neanche una parola è stata spesa per l’omicidio di Acerra. Tutti a complimentarsi con Bonafede e pronti a “tornare a lavorare”, ma a quanto pare non per Acerra.

Il Partito Democratico, che è al Governo con il M5S, ha portato invece sullo scranno di Palazzo Madama l’onorevole Valeria Valente. Neanche una parola ma solo tanta soddisfazione per la mancata sfiducia a Bonafede.

Per Forza Italia c’è invece Domenico De Siano, uomo di punta del partito a livello regionale. Da lui quindi almeno un riferimento alla questione acerrana lo si attendeva, ma anche in questo caso nulla da fare. Il silenzio la fa da padrone.

Gli eletti alla Camera

Come per il Senato, anche alla Camera ha dominato il Movimento 5 Stelle conquistando quattro seggi. Troviamo Di Maio, eletto poi con l’uninominale, Iolanda Di Stasio, Concetta Giordano e Salvatore Micillo. Da nessuno neanche una parola è stata spesa. La deputata Giordano in uno dei suoi più recenti post ricorda proprio la lotta alla mafia del Movimento. Ma questa lotta probabilmente non coinvolge la città di Acerra, che pure ha contributo con 17 mila voti alla sua carica.

Stessa situazione per gli eletti di Forza Italia, ben due, a cui la città di Acerra ha contribuito con più di 4 mila voti. Né l’onorevole Antonio Pentangelo, alle prese con qualche problema giudiziario, né la deputata Marta Fascina hanno ritenuto giusto far sentire la loro presenza alla comunità di Acerra.

Anche l’onorevole in quota PD Lello Topo, non ha ritenuto di dover esprimere un parere sulla questione o di far sentire la presenza dello Stato.

L’eccezione

L’unico a dare il proprio sostegno alla città è stato il senatore Francesco Urraro, eletto con il Movimento 5 Stelle e poi passato tra le fila della Lega di Salvini. Tra l’altro il senatore non è stato eletto nel collegio di Acerra, ma è legato alla città. Ecco le sue parole: “Profondo sdegno per il grave fatto di sangue che ha colpito la città di Acerra, a cui va la mia vicinanza. Sostengo con forza una comunità che, da anni, opera con impegno e dedizione all’affermazione di una cultura della legalità e del rispetto della convivenza civile.

Un silenzio assordante

Attenzione, non è che con un messaggio su Facebook si risolve la situazione ad Acerra, ma di certo si fa capire ai cittadini che hanno contributo ad eleggerti che ci sei e che li sostieni. Inoltre si può utilizzare il ruolo e il compito per cui si è stati eletti, ovvero rappresentare i cittadini e tra questi anche gli acerrani che sono andati a votarvi, per dire che farete di tutto per chiedere maggior sicurezza o più Forze dell’Ordine. Infine, snobbare completamente quello che è accaduto ad Acerra sia ieri che negli ultimi mesi, significa quasi ritenerlo un fatto comune, diciamo normale. Ma tre omicidi in meno di 18 non mesi non sono né un fatto comune, né un fatto normale. Sono eventi tragici che dovrebbero avere una cassa di risonanza enorme. Il silenzio intorno a questi fatti è invece davvero assordante e spaventoso.

Naturalmente i parlamentari che volessero inviare il loro commento, anche se tardivo, sono ben accetti. Perchè la camorra non è un fatto normale e come tale deve essere trattato, soprattutto da chi è un massimo rappresentante dello Stato e dei cittadini che lo hanno eletto.

Fonte foto: Profili ufficiali di Facebook dei Senatori e Deputati citati nell’articolo.

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