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Più di 300 avvocati nei guai per utilizzo di Marche da Bollo false nei Giudici di Pace di Acerra, Marigliano e Pomigliano

Sono 333 gli avvocati che avrebbero utilizzato marche da bollo false o ritagliate negli atti presentati. Questo quanto emerge in seguito alle indagini effettuate dai Carabinieri del nucleo Anti-falsificazione Monetaria. I fatti risalgono a partire dal 2010 fino al 2019 e si riferiscono ai Giudici di Pace di Acerra, Marigliano e Pomigliano.

Il metodo era semplice: gli avvocati invece di acquistare marche regolarmente acquistavo presentavano documenti con tributi falsi, causando una ingente perdita allo Stato e un discreto guadagno per loro. Per farlo,  credendo di non correre rischi, solitamente portavano il documento e la marca o in due momento diversi o comunque non insieme. In questo modo tentavano di poter addossare la colpa agli impiegati del Giudice di Pace che poi attaccavano al documento il valore bollato.

C’è chi ha sottratto allo Stato solo una manciata di euro (ad esempio 43) e chi è invece arrivato anche a presentare marche da bollo contraffatte per un valore superiore a 50 mila euro. Le cifre variano in base al numero di marche false, o ritagliate, utilizzate.

Dopo l’arresto e la sospensione all’attività di una serie di avvocati (clicca qui per saperne di più), le indagini rischiano di fare terra bruciata intorno ai 333 professionisti finiti nelle indagini.

Il sequestro

Questa inquietante situazione, che potrebbe anche portare nel peggiore dei casi all’annullamento degli atti presentati con marche da bollo false, è emersa durante i controlli eseguiti dai Carabinieri dell’Antifalsificazione. Nell’occhio del ciclone anche un’autoscuola che, tra il 2017 e il 2018, ha presentato certificati medici con valori falsi per circa 500 euro.

Per questo i Militari dell’Arma hanno anche richiesto un decreto di sequestro degli atti giudiziari e amministrativi originali sui quali sono state utilizzate marche da bollo falsificate.

Un modus operandi conosciuto?

Questo sistema è stato utilizzato da almeno 333 avvocati nel corso degli ultimi dieci anni, sembra essere una pratica ben consolidata. Il presentimento è che questa non sia che la punta dell’iceberg e che nelle prossime settimane, le indagini si allarghino a macchia d’olio. C’è poi un piccolo particolare da sottolineare. Gli avvocati che hanno utilizzato questo sotterfugio per intascare qualche euro in più nel 2019 sono davvero pochi, almeno rispetto a quanti sembrano averlo adoperato negli anni precedenti. Probabilmente questo è avvenuto a causa di alcune voci che circolavano, riguardanti proprio una indagine sulle marche da bollo false.

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