Affermato nel suo lavoro di consulente assicurativo, già consigliere comunale di Acerra e pronto alla nuova esperienza nella campagna elettorale regionale. Parliamo di Giulio Stompanato, candidato alle elezioni regionali Campania 2020 con la lista “Noi Campani”, nella coalizione dell’attuale presidente Vincenzo De Luca.
Perché la scelta di candidarsi alle elezioni regionali Campania 2020?
Ho fatto questa scelta perché sono anni che Acerra non ha un suo rappresentante in Regione. E ogni volta che c’è un problema, bisogna provare ad affidarsi a rappresentati che non hanno a cuore il nostro territorio. La mia candidatura nasce proprio dalla voglia di poter rappresentare il mio paese anche nei Governi sovra comunali. Sono certo che si tratti di un impegno gravoso e di responsabilità, ma sarei felice e soprattutto orgoglioso di poterlo fare.
Perché con De Luca?
L’attuale Governatore ha dimostrato nel corso degli anni di essere una persona vera, capace di affrontare i problemi in prima persona e con determinazione. Di lui mi è piaciuta soprattutto la schiettezza e l’essere diretto, così come dimostrato durante l’emergenza Covid. È riuscito a gestire una situazione molto complicata, anche a rischio di inimicarsi molte persone, ma lo ha fatto per la Campania e di questo gliene va dato atto. E sono certo che dopo i primi cinque anni di Governo, in cui ha dovuto affrontare anche diversi problemi economici causati dalle passate gestioni, questa sarà la legislatura della svolta per tutta la nostra amata terra.
Non sei l’unico acerrano candidato. Cosa ne pensi degli altri candidati?
Sono molto felice di sapere che altre persone si sono candidate per rappresentare Acerra in Regione, come Alessandro Cannavacciuolo, che da anni combatte importanti battaglie. Resto sorpreso però quando scopro le candidature di persone che, prima d’ora, con la politica non avevano nulla a che fare. Spero che non sia solo un metodo dei genitori per ricambiare favori avuti o da avere e che, invece, la scelta sia dettata, come me, dalla voglia di mettersi in gioco per la propria terra.
Quali sono i primi punti del tuo programma?
Sicuramente sicurezza, sviluppo e ambiente. Questi sono tempi fondamentali che si intersecano con un altro argomento che deve essere al centro della politica regionale, ovvero il lavoro. Credo che solo una regione sicura sotto tutti i punti di vista e con progetto di sviluppo di alto livello possa far sì che la nostra terra diventi un attrattore di investimenti e investitori, che portano naturalmente migliaia di posti di lavoro. Ho poi la fortuna di incontrare tante persone, sia per il mio lavoro sia per la campagna elettorale, che mi parlano di tanti piccoli problemi a cui bisogna trovare una soluzione. Posso dire con orgoglio che il mio programma lo sto scrivendo con loro, e in qualunque caso, che sia eletto o meno, lo porterò avanti senza problemi e con la stessa determinazione.
Che rispondi a chi dice che la tua candidatura sia utile solo a scambi di favori?
Per fortuna per me parlano le azioni messe in campo in questi anni di consiglio comunale. Sono stato eletto con Lettieri e quindi ero sul carro del vincitore, ma quando ho avuto la sensazione di essere solo un numero ho deciso di passare all’opposizione. E l’ho fatto anche con toni duri perché i miei cittadini meritano rispetto e il loro voto conta come quello degli altri e non possono essere usati come merce di scambio. Io per fortuna vivo del mio lavoro e per me la politica è solo passione, che da consigliere regionale o no, continuerò a portare avanti nel rispetto delle persone che credono in me e che mi rendono ogni giorno orgoglioso.
In giro si dice che, in caso di elezione, diventerai l’anti-Lettieri, è vero?
Il sindaco ha tantissima esperienza e quindi sarebbe difficile pensare di poter essere l’anti Lettieri. Ma se parliamo di questa specifica campagna elettorale, di certo la mia candidatura nasce sotto un’altra stella rispetto alla sua, o meglio quella della figlia. E sono anche certo che io e il gruppo di persone che mi sostengono tenteremo di dare una svolta alla politica acerrana, ricca di Yes Man e forse povera di persone che, con coraggio, espongono le loro idee. E questo avverrà sia se sarò eletto sia se non dovessi farcela.
Vuoi fare un appello ai tuoi potenziali elettori?
Certo. Agli acerrani posso solo chiedere un aiuto per far sì che un acerrano possa finalmente approdare in Regione senza interessi e con l’idea di salvaguardare la nostra terra. Sono sicuro che con il sostegno e la fiducia dei miei concittadini, possiamo farcela. Inoltre, non vi chiedo di votarmi per ciò che vi dico, ma vi chiedo di conoscerci, parlarci, confrontarci e solo se davvero avrò conquistato la vostra fiducia, meriterò il vostro aiuto.