Ha destato notevole scalpore la notizia, riportata nell’edizione odierna del Mattino: il fascicolo riguardante il processo per voto di scambio ai danni dell’ex consigliere comunale di Acerra Nicola Ricchiuti e di altre due persone, è sparito. L’incartamento sembra infatti essere scomparso dagli uffici della Procura di Napoli, dove era finito dopo il trasferimento dalla Procura di Nola. Per questo rischia di slittare il secondo grado e di conseguenza i reati contestati potrebbero finire in prescrizione. Una vera e propria beffa che ha lasciato di stucco tutti. Naturalmente il caso è stato segnalato anche al Ministero della Giustizia. Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Antimafia, Andrea Caso. In primo grado l’ex consigliere comunale era stato condannato a dieci mesi di reclusione, mentre le altre due persone coinvolte, un dipendente della ditta di Ricchiuti (4 mesi) e un muratore (patteggiò 6 mesi).
“Ho chiesto al Ministro l’invio al più presto degli ispettori ministeriali presso la Corte di Appello di Napoli
“Leggo che sarebbe andato smarrito il fascicolo del processo di primo grado, sul voto di scambio, per le elezioni comunali tenutesi ad Acerra nel 2012. Un fascicolo, capirete, importante, relativo ad indagini per confermare condanne già espresse. La politica che avrebbe promesso o dato denaro, i cittadini che avrebbero incassato soldi o lavoro. In primo grado, nel 2017, si arrivò per questo processo, alla condanna a 10 mesi di reclusione di un ex consigliere comunale di maggioranza insieme ad altre due persone.
Questo fascicolo sarebbe andato perso una volta giunto a Napoli dal Tribunale di Nola e, per questo motivo, il processo d’Appello rischia ora di saltare con la conseguente prescrizione dei reati. Sia che dovesse essere accertata l’azione dolosa o la negligenza di chi avrebbe dovuto vigilare sul fascicolo e non lo ha fatto, ciò che è accaduto a Napoli è un fatto gravissimo, sul quale è necessario fare subito luce, non solo, perché non si ripetano mai più simili episodi, ma soprattutto, per non lasciare impuniti coloro che, accertate le responsabilità, è giusto che paghino, davanti alla legge ed ai cittadini.
Come membro della Commissione Antimafia voglio rassicurare tutte le persone oneste, che lo Stato è presente ed intenzionato a combattere il fenomeno criminale in ogni sua manifestazione.
È stato proprio grazie al MoVimento 5 Stelle, che sono state introdotte nuove e più severe norme circa lo scambio elettorale politico mafioso, l’argomento ci sta dunque a cuore ed ecco perché ho immediatamente chiamato il Ministro della Giustizia Bonafede per chiedergli l’invio al più presto degli ispettori ministeriali presso la Corte di Appello di Napoli affinché si proceda alle opportune verifiche. Una richiesta su cui mi ha rassicurato e di questo lo ringrazio prontamente.
Conto pure, già tra qualche giorno, di potermi recare personalmente presso la sede giudiziaria di Napoli per un confronto con il Presidente della Corte di Appello ed il Procuratore Generale per capire come sia stato possibile che ciò accadesse. Mi riservo di aggiornarvi su ogni utile sviluppo, che dovesse emergere dalla vicenda. Se la manina ha agito di nascosto, noi vi informeremo pubblicamente, invocando duri provvedimenti“.