Ieri intensa giornata per gli ormai ex lavoratori del Consorzio Unico di Bacino, che sono tornati a manifestare per chiedere la definitiva stabilità lavorativa che gli possa donare la dignità che meritano. Le centinaia di lavoratori sono stati impiegati negli ultimi mesi tra l’Asia, che si occupa del servizio di raccolta rifiuti nella città di Napoli e diversi comuni della Campania.
Ieri diverse decine di manifestanti si sono riuniti in mattinata dinanzi la sede di Santa Lucia della Regione Campania. Nel pomeriggio si sono poi spostati a Curti (Ce), precisamente alla sede del Consorzio Napoli-Caserta per incontrare il commissario liquidatore Ventriglia.
L’iniziativa
La protesta è partita dal gruppi di lavoratori aderenti al SiCobas di Acerra, a cui si sono affiancati poi la CGIL, il sindacato Azzurri e l’USB. In una missiva protocollata all’indirizzo degli enti regionale e del consorzio si chiedeva la stabilizzazione del lavoro. “Vogliamo solo avere la possibilità di vivere con dignità. E questo può accadere ssolo con la stabilizzazione del lavoro.“- queste le parole di Giovanni D’Errico, uno dei promotori della manifestazione – “Abbiamo chiesto che l’Asia e il Comune di Napoli assumano definitivamente i circa 240 lavoratori impegnati negli ultimi mesi e che la Regione e il Consorzio, attraverso la costituzione degli ATO (mai partiti) assumano gli altri lavoratori“.
Le problematiche
Come detto al centro delle proteste c’è la continua situazione di instabilità dei lavoratori. Negli ultimi mesi sono stati impegnati nel Piano Straordinario del lavoro, organizzato dalla Regione Campania, la cui durata è di 12 mesi. Inoltre da quanto ci è stato raccontato, non è stato versato neanche l’intero stipendio.