Lettera anonima Acerra. Una nuova missiva è arrivata nel corso della notte sotto diverse saracinesche di negozianti e presso l’abitazione di alcuni giornalisti. Da quanto sembra, si tratterrebbe della stessa mano che ha scritto la prima lettera, all’interno della quale si parlava degli ultimi tre omicidi. In questa, il “Corvo” torna a parlare dei cruenti crimini, anche se al centro dell’attenzione c’è la politica acerrana. Si parla, infatti, di diversi esponenti di spicco dell’amministrazione e anche di un paio di politici dell’opposizione. Le accuse, in molti casi, sono davvero pesanti.
L’incipit della lettera anonima Acerra
“Avete considerato più al piombo che abbiamo dato e non avete considerato più il rumore del foglio e della penna, della stessa lettera, dell’azione compiuta. E allora se volete che noi scriviamo, lo continuiamo a fare, tanto di prove della nostra esistenza ve ne abbiamo già dato, con estorsioni che abbiamo anticipatamente scritto e con omicidi. A questo punto vi parliamo della corruzione del sistema politico e delle Forze dell’Ordine di Acerra“. Queste sono alcune delle prime frasi che si trovano nella nella lettera, per poi iniziare ad elencare una serie di nomi (tra cui esponenti di spicco dell’amministrazione) e di fatti specifici che, di certo, qualche perplessità la fanno nascere.
Approfondimento doveroso?
Naturalmente non è possibile dare adito con certezza alle parole di un “Corvo” anonimo, ma magari potrebbe essere il caso che Forze dell’Ordine e Prefettura approfondiscano questi argomenti, con la speranza che non ci sia niente di vero, impedendo così di continuare a dare adito a lettere anonime. Anche perchè si parla di situazioni davvero pericolose e che, sopratutto, disegnerebbero una situazione politico amministrativa invischiata nel traffico di voti, scambio di lavori, appalti e corruzione, che meriterebbero quantomeno lo scioglimento del comune, qualora ci fosse un briciolo di verità.
