Dovrebbe ammontare a circa sei milioni euro il totale dei beni confiscati all’ex sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese. Sequestrate 5 autovetture, 8 immobili ubicati tra Gaeta, Roccaraso e Giugliano in Campania, quote societarie, una farmacia e 22 rapporti finanziari, di cui tre aperti in Svizzera. L’azione è stata effettuata dagli agenti della Guardia di Finanza. Si tratta di beni che erano nella disponibilità dell’ex sindaco e del suo nucleo familiare.
Il tribunale
Il provvedimento è stato disposto dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia di Napoli al termine di indagini condotte dalle Fiamme Gialle a carico dello stesso Pianese, indagato per fatti di corruzione risalenti al 2011, periodo in cui ricopriva la carica di sindaco di Giugliano.
Secondo gli investigatori l’ex sindaco ha una disponibilità di beni non coerente con le effettive fonti di ricchezza di cui era ufficialmente titolare.
Il primo provvedimento
Lo scorso Luglio, l’ex sindaco e consigliere regionale fu destinatario di un provvedimento cautelare di circa 250 mila euro. In quel caso la somma corrispondeva al profitto della corruzione in cui era risultato coinvolto l’imprenditore Benito Benedini, per fatti relativi all’approvazione del piano di lottizzazione nella zona di Lago Patria, denominata «ex terre di Ferlaino», in cui aveva interessi di investimento la società Progetto Grano spa.
