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Acerra. Commissioni consiliari: ecco quanto sono costate a Gennaio e Febbraio e come funzionano

foto comune acerra

 

Dopo la querelle social tra Stompanato e Auriemma, che ha portato poi alla devoluzione dei gettoni di presenza,ci siamo chiesti se le persone sapessero quanto costano le commissioni consiliari, il loro funzionamento e anche il loro non funzionamento. Perciò andiamo con ordine e in questa occasione cerchiamo di approfondirne i costi.

Le commissioni consiliari

Ad Acerra ci sono 7 commissioni consiliari (Politiche sociale e lavoro, Bilancio e finanze, Ambiente, Attività economiche, Politiche del territorio e opere pubbliche, statuto e regolamenti, Vigilanza), tra cui l’ultima è quella che spetta all’opposizione. Quella cioè andata deserta quando in discussione c’era la questione amianto, poichè i consiglieri di maggioranza si assentarono in blocco.

I componenti

Fanno parte delle commissioni i consiglieri comunali: ogni gruppo consiliare deve essere rappresentato all’interno di ogni commissione. Facciamo un esempio: Stompanato è l’unico consigliere della lista “La Giusta Direzione”. Visto che questa lista deve essere rappresentata in ogni commissione, Stompanato farà parte di ogni commissione. Il gruppo consiliare “Acerra Popolare” è invece formato da cinque membri: di conseguenza questi dovranno dividersi la rappresentanza nelle sette commissioni.

Il ruolo

Le Commissioni consiliari esercitano funzioni consultive e preparatorie degli atti e dei provvedimenti consiliari e di controllo sull’attività dell’Amministrazione comunale, presentano al Consiglio comunale le relazioni e le proposte sugli oggetti loro definiti nonchè i documenti che ritengono opportuni nelle materie di loro competenza.

Le Commissioni consiliari possono:

  1. assumere informazioni sull’andamento di Enti, Aziende, Società, Consorzi cui il Comune è interessato;
  2. consultare organismi e strutture rappresentative operanti nell’ambito territoriale di interesse del Comune;
  3. procedere ad audizioni ed indagini conoscitive.

Le Commissioni consiliari, nelle materie di propria competenza, possono chiedere la presenza in Commissione del Sindaco, degli Assessori comunali, dei Dirigenti comunali, dei Revisori dei Conti degli Amministratori di designazione presso Istituti, Società ed Enti istituiti o partecipati dal Comune, nonchè degli Amministratori di soggetti concessionari di pubblici esercizi comunali per ottenere informazioni, chiarimenti e documenti sugli oggetti in discussione.

Il compenso

Ogni consigliere per ogni presenza, sia in consiglio comunale che in commissione, percepisce un gettone di presenza pari a 32,54 lordi. Dettaglio importante: un consigliere costa alla comunità 32,54 euro anche se in realtà ne guadagna circa 18 netti. Di conseguenza quando diremo che un consigliere costa alla comunità 800 euro, non stiamo dicendo che ne guadagna 800 visto che parliamo di lordo (qualche consigliere è suscettibile su questa cosa). Inoltre, per i consiglieri che hanno un lavoro dipendente, esiste anche la possibilità di vedersi rimborsare le ore lavorative, e spesso parliamo di diverse centinaia di euro al mese, talvolta anche migliaia.

Gennaio e Febbraio

Nei primi due mesi dell’anno le commissioni sono costate: 7.614,36 euro a Gennaio e 4.165,12 euro a Febbraio. A questi andranno sottratti i rimborsi di Auriemma e Stompanato. Poco meno di 12 mila euro per circa 40 commissioni, di cui la metà solo per la quinta commissione: Politiche del territorio e Opere Pubbliche. I resoconti dei gettoni sono interessanti anche perchè si capisce quale commissione non viene mai svolta. Per esempio nei primi due mesi dell’anno la commissione Ambiente si è tenuta una sola volta, quella sul bilancio nessuna. Su questo aspetto ognuno può trarre le conclusione che vuole, visto che se ne vengono svolte 20 volte si dirà che lo fanno per il gettone di presenza, se si riunisce solo una volta si dirà che non hanno voglia di fare niente. In realtà esistono momenti in cui ci sono più temi da sviluppare, e alcuni in cui non vale la pensa spendere i soldi dei contribuenti.

La prova del 9

I conti saranno da fare quando finalmente verrà convocato un consiglio comunale (assente da oltre tre mesi). Quante proposte usciranno dalle commissioni? Quanti argomenti saranno già stati ben trattati e analizzati e non bisognerà fare chissà quale discussione? Quanti consiglieri prenderanno parola per dare il proprio punto di vista su questo o su quell’aspetto della proposta? Solo a quel punto capiremo se queste commissioni siano state utili o inutili. Lo vedremo presto.

Nella prossima “puntata” analizzeremo le perplessità e i dubbi riguardo lo svolgimento delle stesse commissioni.

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