Primo risultato portato a casa dai dipendenti de “La Doria” che da diversi giorni sono in protesta e ieri hanno presidiato il palazzo comunale di Acerra. La richiesta di accelerare il discorso sulla vertenza lavorativa che vede implicate oltre 70 persone è infatti stata accolta, così come conferma una nota stampa di Nicola Marrazzo, consigliere regionale e presidente della commissione Lavoro e Attività Produttive.
Il comunicato
“La vertenza che riguarda lo stabilimento di Acerra de ‘La Doria Spa’ resta per noi una questione ancora aperta. Già nel mese di marzo svolgemmo in commissione ‘Lavoro e Attività Produttive’ un incontro con alcuni manager della società e i rappresentanti sindacali. In quella riunione i portavoce aziendali ci confermarono l’intenzione di chiudere entro settembre lo stabilimento di Acerra, senza però che però questa decisione incidesse sui livelli occupazionali. Questo può significare una sola cosa: chiedere ai lavoratori con 20 anni di esperienza, con famiglie e figli di abbandonare tutto e trasferirsi in altri stabilimenti del nord. Non erano questi i presupposti dell’incontro di marzo per questo ho convocato con urgenza, per venerdì prossimo un’audizione dove chiederò alla proprietà di presentarsi e di chiarire una volta per tutte le motivazioni per cui il sito di Acerra sia rimasto la Cenerentola dell’intero gruppo industriale che però, visti i bilanci e sentiti i pareri dei manager, gode di ottima salute”.
“Partiamo dal presupposto che non condividiamo il percorso che La Doria sta facendo rispetto alla chiusura del sito di Acerra. Immaginare di chiudere anche questo stabilimento significherebbe infierire ancora una volta su un territorio già gravemente compromesso sia dal punto di vista industriale che occupazionale. Ed è paradossale – sottolinea Marrazzo – come ciò possa accadere nella cosiddetta Campania Felix dove sussistono le migliori condizioni agricole per produrre materie prime di alta qualità”.