Attualità

Casoria. Domani, 23 Maggio, in marcia per la salute

Marcia per la salute

 

Casoria. Prenderà il via domani mattina, alle ore 9, in Via Martiri d’Otranto, la Marcia per Salute. Una manifestazione organizzata da diversi comitati (Quartiere Stella, Quartiere Invisibile, Le Sentinelle della Salute, la Parrocchia Santa Maria della Stella, l’Associazione Idea, l’Istituto Comprensivo 2 Maglione-Moscati e le Sentinelle della città). L’invito alla partecipazione è rivolto naturalmente a tutta la cittadinanza e a chi desidera attirare l’attenzione sulla delicata situazione ambientale in cui vive Casoria.

Casoria Marcia per la salute

I problemi della città

La salubrità dell’aria, dell’acqua e dei terreni di Casoria, e di conseguenza la salute dei cittadini sono costantemente messi in pericolo da diversi fattori. Proprio per questo motivo i comitati e i cittadini hanno deciso di scendere in strada per far sì che le condizioni di vita possano migliorare. Prevista la presenza di tanti esponenti politici, locali, regionali e nazionali. Un appuntamento a cui probabilmente parteciperanno svariate centinaia di persone, anche perché il diritto alla salute non ha nessun tipo di colore politico e proprio in occasioni simili la cittadinanza dovrebbe unirsi.

Le criticità

In particolare sotto accusa quattro diversi fenomeni, ognuno dei quali mette a grave rischio la salute di Casoria.

Alenia Aermacchi SPA

Tra i pericoli maggiori per cittadinanza e politica sembra esserci l’Alenia Aermacchi, e in particolare i danni da essa provocati dall’inquinamento delle falde acquifere e del sottosuolo. Decisamente preoccupante il rilascio di Cromo Esavalente (il cloroformio per intenderci), ovvero uno dei metalli più utilizzati in ambito industriale, nonché uno dei più pericolosi inquinanti ambientali. Un fenomeno da non sottovalutare sia per la forza cancerogena del prodotto chimico, sia perché terminando nel sottosuolo può inquinare lentamente e quindi subdolamente l’acqua che si usa quotidianamente per lavarsi e per cucinare. Sulla questione alcune settimane fa è intervenuta anche la consigliera regionale pentastellata Marì Muscará, con un’interrogazione Rivolta alla Giunta Regionale, e nello specifico all’assessore all’ambiente. La consigliera chiedeva quali provvedimenti siano stati presi in merito all’accertato inquinamento causato dal sito industriale, chiuso ormai da anni. Da sottolineare inoltre che mai è stato realizzato un programma di bonifica per provare a rivalutare l’area su cui insisteva l’Alenia Aermacchi.

La qualità dell’aria

Casoria, così come tanti paesi vicini, soffre il problema relativo alla scadente qualità dell’aria. Non a caso lo scorso anno si sono avuti tanti sforamenti oltre la soglia consentita dalla legge di PM10 (polveri sottili nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche). Inoltre, anche quest’anno la situazione non sembra essere migliore, se si considerano i 28 sforamenti fino avuti fino a ieri, a fronte dei 35 consentiti in tutto l’anno. A creare maggior preoccupazione è anche il mancato funzionamento delle centralina dell’Arpac, che causa il mancato aggiornamento dei dati per diversi giorni. Proprio questo punto è al centro delle proteste dei manifestanti che domani scenderanno in piazza, che chiedono il ripristino definitivo della centralina di via Palizzi e l’installazione di altre strutture poste al controllo della qualità dell’aria.

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Elettrosmog e rifiuti

A creare patemi d’animo è anche la situazione relativa all’ettrosmog. In merito a questa situazione si chiede una maggiore attenzione in merito al rilascio di autorizzazioni per i ripetitori telefonici, i cui danni potrebbero essere visibili solo tra qualche anno. L’ultimo punto sui cui partecipanti vogliono maggiori chiarimenti riguarda i campi rom e nello specifico i cumuli di spazzatura, che troppo spesso provocano roghi dannosi sia per gli stessi abitanti del campo che per tutta la cittadinanza.

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