Continua la diatriba ad Acerra, in particolare sui social, tra chi è a favore della nuova pista ciclabile e chi è contro.
I dati
Partiamo da un presupposto: la pista ciclabile era nel progetto di riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele II e di conseguenza doveva essere realizzata. Perciò alcune polemiche, seppur giuste, potevano essere fatte al momento della presentazione del progetto. Un dato che vale ancor di più anche per chi solo un anno fa si è candidato nelle fila della coalizione vincente e ora scopre dell’esistenza di una pista ciclabile.
Secondo punto: al momento non è una pista ciclabile. è semplicemente un’area delimitata da un cordolo. Qualcuno è stato anche multato e sembra che sia stata anche rimossa qualche auto. Il motivo è poco chiaro, visto che manca ogni tipo di segnaletica (sia verticale sia orizzontale) che identifichi quel tratto di strada. Inoltre non vi è nessun divieto di sosta, di conseguenza sembra un mistero.
I pro
- Sicuramente una pista ciclabile (quando sarà effettivamente tale) potrebbe aiutare le persone a scendere in strada e a vivere la città con maggior frequenza.
- L’ambiente dovrebbe trarne vantaggio perché i cittadini potrebbero evitare di scendere con l’auto e fare due passi a piedi, anche perché non si può sempre trovare un parcheggio praticamente dentro un negozio. Senza considerare che quando il sabato e la domenica si va al centro commerciale si parcheggia a diverse centinaia di metri dall’entrata e nessuno si lamenta.
- Finalmente ci dovrebbe essere un luogo in cui è possibile camminare o pedalare senza correre il rischio di essere travolti da motorini e macchine. Forse…
- Lo sviluppo urbano sostenibile di una città passa anche attraverso scelte difficili e complicate e ben venga che qualcuno abbia il coraggio di farle. Ma devono essere ben studiate e soprattutto in fase di progetto bisognava sentire anche il parere dei commercianti e dei residenti.
I contro
- Tanti posti auto in meno lungo una strada su cui in alcune ore già si faticava tanto a trovare parcheggio. Un danno per tutti i negozianti che non sanno neanche dove far fermare i furgoni per lo scarico merci. Di conseguenza aumenta il rischio che, vista l’impossibilità di fermarsi, i clienti scelgano i soliti centri commerciali o super store. Senza considerare che tra poco arriva l’inverno…
- I cordoli sono stati apposti in maniera quasi indecente, considerando tutti i tombini che sono stati coperti e bloccati. E quella è una zona a forte rischio di allagamenti con i commercianti e i residenti costretti a dover aprire i suddetti tombini per far defluire con maggior velocità l’acqua. Figurarsi ora..
- Però ora c’è una corsia per chi vuole fare un veloce giro in bici o magari approfittarne per un po’ di moto. Vero fino ad un certo punto. Quando sarà finalmente realizzata la segnaletica, noterete strisce pedonali ogni 50 metri. Perché ci sono i portoni e le strade che intersecano il corso. Di conseguenza ogni 50 metri sarete costretti a fermarvi. In pratica non potrete corre, ma al massimo passeggiare.
Naturalmente questo è un ragionamento molto semplice e ognuno potrebbe dare maggior importanza ad uno dei pro o ad uno dei contro, in base alla propria idea. Quello che per ora sembra assodato è che i commercianti non vedono assolutamente di buon occhio questa pista, e probabilmente potrebbero coalizzarsi in un prossimo futuro per chiederne la rimozione. Solo il tempo ci potrà dire se effettivamente avrà raggiunto il suo scopo o se sarà essere bocciata.