Questa mattina in consiglio comunale si è parlato anche di mensa scolastica. A far nascere la discussione un documento presentato dal P. D., rappresentato dai consiglieri comunali Montesarchio e Soriano. Presentato anche un emendamento dai consiglieri Auriemma, Catapane e Zito.
La mozione
Il Partito Democratico con la sua mozione chiedeva un impegno del sindaco e della Giunta Comunale a garantire il servizio di refezione scolastico, dando un atto di indirizzo ai dirigenti del comune, i quali poi avrebbero predisposto la predisposizione e o l’adozione degli atti necessari. Doveroso quindi chiarire che il Sindaco e la Giunta, così come il consiglio possono certamente chiedere con una scelta politica di far partire la refezione in modo temporaneo, cercando di coprire il buco lasciato dalla controversia giudiziaria che sta al momento bloccando la gara della mensa. Il dirigente, in questo caso il dottor Pallara, dovrà poi adottare tutti gli strumenti utili a far sì che il servizio temporaneo possa essere realizzato. Lo stesso dirigente il giorno prima del consiglio, nel corso della Commissione di Vigilanza, aveva spiegato che prima di mettere in atto ogni possibilità c’è bisogno di un indicazione dell’amministrazione.
Apertura al dialogo
L’ex candidata sindaco Paola Montesarchio, nel leggere e spiegare la mozione ha anche chiarito che si tratta di una “traccia, da cui si può partire per modificarla e migliorarla“. Naturalmente tutto ciò sarebbe stato possibile a seguito di una discussione tra maggioranza ed opposizione che però non è mai avvenuta visto che la minoranza non ha trovato alcuno spiraglio ma solo una porta chiusa.
Le proteste
Presenti in aula anche un nutrito gruppo di mamme, giunte presso il palazzo comunale per seguire da vicino le vicende legate alla refezione scolastica. Dal pubblico in più occasioni sono arrivate le proteste delle presenti al grido di “Vergogna. Assumetevi le vostre responsabilità” in riferimento alla maggioranza, rea secondo i presenti, di non avere alcuna intenzione di trovare una soluzione per un servizio così importante.
Ma la soluzione esiste? Lettieri dice no, Piatto forse
Questo è naturalmente il punto principale della questione. Le opposizione chiedeva un affidamento temporaneo ad una ditta per far sì che il servizio venga svolto fino a quando la gara definitiva non si concluda. Le possibilità da poter adottare sono sembrate due: una nuova gara (che però richiederebbe oltre due mesi per l’espletazione) e un affidamento diretto al di sotto dei 40 mila euro (che durerebbe qualche settimane, e che eventualmente andrebbe rinnovato). In realtà il presidente del consiglio Andrea Piatto nel corso del suo intervento ha affermato: “Se c’è un’urgenza la legge dice che bisogna fare una trattativa privata. Allora o c’è un’urgenza e bisogna fare una trattativa privata, quindi nella mozione scrivetelo e ci dovete dire anche con chi farla questa trattativa privata o un’urgenza non c’è“. Il sindaco Raffaele Lettieri ha invece confermato che una soluzione non c’è. Quindi neanche tra sindaco e presidente non c’è una vera e propria linea da seguire, oppure semplicemente il problema legato alla mensa scolastica non è un’urgenza.
Montesarchio ed una nuova speranza
Queste le parole della consigliera e capogruppo del Partito Democratico, Paola Montesarchio: “Attraverso la nostra mozione siamo riusciti con puntualità documentale a mettere a nudo la realtà dei fatti: scelte sbagliate dell’attuale amministrazione, contraddistinte da arroganza, chiusura al dialogo e mancanza di programmazione. Siamo indignati dinanzi all’atteggiamento tracotante del sindaco più concentrato ad attaccare l’opposizione che a trovare una soluzione al problema refezione scolastica. Noi andremo avanti richiedendo da subito una conferenza dei capigruppo sul tema refezione scolastica, per cercare di trovare soluzioni alternative“.
Per quanto riguarda la tematica della mensa abbiamo cercato anche di riassumere in qualche modo la situazione.