Cronaca

Acerra. Lo strano caso del presunto parcheggiatore abusivo

foto parcheggiatore abusivo

Un uomo di 34 anni è stato fermato ad inizio Febbraio nei pressi del settimanale mercato cittadino dagli agenti della Polizia Municipale, in quanto ritenuto un parcheggiatore abusivo. Per questo è stato multato (a suo carico una sanzione di 711 euro). Nulla di particolare, anzi sembra la ormai solita storia, se non fosse che emergono alcuni punti poco chiari. Proprio per questo il 34enne si è rivolto al suo legale di fiducia per opporsi al verbale.

Fermato mentre era in auto

Solitamente in questi casi il parcheggiatore abusivo viene fermato in flagranza di reato, mentre cioè sta chiedendo o percependo soldi dagli automobilisti. In questo caso però, così come racconta il giornale locale “Oblò”, l’uomo si trovava nei pressi di un’auto, al cui interno non vi era però nessuno. Di conseguenza né stava chiedendo soldi né li stava percependo.

Parcheggiatore senza soldi

L’attività di parcheggiatore abusivo è inoltre un “lavoro” decisamente redditizio, visto che decine di automobilisti sono costretti a pagare per poter parcheggiare. L’uomo in questione però era privo di soldi. Questa volta a raccontarlo non è il solo diretto interessato, ma anche il verbale redatto a suo carico. Sul documento si legge infatti che “esercitava l’attività di parcheggiatore abusivo” ma che nel contempo “non si riscontravano monete in possesso del trasgressore“. Quindi faceva il parcheggiatore abusivo gratuitamente?

La data sbagliata

Infine, il verbale redatto dagli agenti della Polizia Municipale porta la data del 3 Febbraio. Basta andare sul calendario per rendersi conto però che si tratta di una domenica, quando poi è risaputo che il mercato cittadino si svolge di sabato. Gli agenti intendevano quindi scrivere il 2 Febbraio ma erroneamente hanno scritto 3. Uno sbaglio che potrebbe determinare l’annullamento del verbale, anche qualora fosse confermata l’attività illecita del presunto parcheggiatore abusivo. L’errata data si configurerebbe come un vizio di forma che non permette al soggetto accusato l’applicazione del diritto di difesa. Insomma, come detto, il verbale potrebbe essere annullato.

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