Il Carnevale savianese
Saviano. Anche quest’anno è stata celebrata la tanto attesa festività del Carnevale, alla quale la comunità savianese dedica mesi e mesi di preparazione, oltre che un grande impegno etico e individuale che accomuna tantissimi cittadini. La festa si è conclusa con l’ultima sfilata di carri proprio ieri, sabato 17 Febbraio.
Il carro di quest’anno: NO al gioco d’azzardo
Ogni anno si sceglie un tema per i favolosi carri del Carnevale più importante della zona. Quest’anno ci pare degna di nota la scelta del rione Via Molino, che come tematica ha optato per quella del gioco d’azzardo. “Un tema molto spinoso quello della ludopadia. Una piaga che colpisce molte persone, alla quale dobbiamo diventare sensibili” spiega lo psichiatra (nonché presidente dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, sezione Nola-Acerra-Napoli) Gennaro Esposito, che cura la comunicazione dell’evento. Ad elaborare l’idea è stato il comitato “W la tv“, presieduto da Michele Vigliotti. Il carro presenta un gigantesco Jolly posizionato al centro. Sul retro, invece, due jolly rimbalzano dalle rispettive scatole. Un simbolo dell’improvvisa rivelazione, come riporta il manifesto del comitato, della cruda realtà dopo l’ingannevole illusione provocata dal gioco. Il tradizionale balletto è stato seguito infatti dall’esibizione di striscioni e scritte: “Il gioco causa dipendenza“, “Il gioco è vietato ai minori”, “Gioca poco”.
Il problema della dipendenza: è come una droga
“Non giocare proprio“, aggiunge Gennaro Esposito, intervistato dalla rete locale Videonola, “perché è come una droga: ne basta poco per arrivare alla dipendenza, e poi non la si finisce più. Senza contare, tra l’altro, che nessun giocatore ha mai vinto tanto, e nel tentativo di rifarsi si va sempre più a fondo“. Insomma, anche stavolta il Carnevale savianese si è distinto, in un clima generale di allegria e spirito comunitario, per l’attenzione che i suoi abitanti prestano a tematiche sociali importanti. Quella della dipendenza dal gioco d’azzardo andrebbe certamente approfondita, per supportare milioni di persone che ogni giorno in Italia sprofondano in balia del vortice della dipendenza.
di Gina Uliveto