Scopriamo come funziona l’Ora Legale, l’introduzione e la recente abolizione.
I fusi orari
Poiché la terra è sferica e compie un intero giro (rotazione) sul proprio asse in 24 ore, la si può dividere in 24 spicchi (meridiani). Ogni spicchio viene denominato Fuso orario. Tra i 24 meridiani (fusi), quello che passa per l’Osservatorio di Greenwich è il Tempo Coordinato Universale (UTC) ed è uguale a zero. Il fuso orario italiano è UTC +1. L’ora solare di ogni fuso è stabilita dal passaggio del sole: quando il sole raggiunge il punto più alto della sua traiettoria in cielo, in quel luogo è mezzogiorno.
L’introduzione dell’Ora Legale
In ogni fuso c’è perciò un’ora solare diversa. Per meglio sfruttare la luce del sole del periodo estivo, nel 1884 fu istituita l’ora legale. L’ora legale è scattata l’ultima domenica di Marzo e termina l’ultima domenica di Ottobre. In pratica poiché in primavera ed in estate il sole sorge prima delle 6, spostando di un’ora in avanti l’orario, si riesce ad avere la luce naturale necessaria al mattino e si guadagna un’ora per la sera, risparmiando così sull’energia elettrica. In pratica si sposta di un’ora l’inizio della giornata produttiva e si risparmia sui consumi. L’impiego dell’ora legale ha consentito, dal 2004 al 2012, un risparmio di energia elettrica di 6 miliardi di kilowattora.
L’abolizione
Alcuni paesi, come la Finlandia e la Lituania, hanno proposto alla Commissione Europea l’eliminazione del cambio orario lasciando unicamente l’ora legale per tutto l’anno. Il Parlamento Europeo, con 23 voti a favore ed 11 contrari, ha deciso di lasciare ad ogni singolo stato membro la facoltà di adottare una sola tipologia di orario tra quella solare e quella legale. La decisione presa però, dal 2021 sarà irrevocabile.
Restiamo in attesa della decisione dello Stato Italiano.