Un camion che trasportava cassoni rossi, senza sbarre laterali, transitava lungo l’Asse Mediano ed è sceso poi ad Acerra, intorno alle 14. Non parliamo di ciò che è successo ieri pomeriggio e che ha causato il tragico incidente in cui ha perso la vita la giovane mamma di Forchia, Imma Papa. Il camion infatti stava transitando oggi pomeriggio lungo la stessa strada che ieri si è tinta di sangue.
L’unica differenza in questo caso è che le casse erano vuote. Non certo un’attenuante, perchè se sfortunatamente anche questo camion avesse perso il suo carico, i cassoni avrebbero creato un gravissimo pericolo ad automobilisti e motociclisti. È possibile che solo dopo 24 ore da un’assurda tragedia, ci si ritrovi a dover raccontare di una situazione praticamente identica? Quante vite devono ancora essere messe in pericolo?
La sicurezza prima di tutto?
La sicurezza prima di tutto? Abbiamo volutamente usato il punto interrogativo, perchè se è vero che dovrebbe essere una prerogativa, ad oggi sembra che la sicurezza sia stata posta in secondo piano. Questo genere di furgoni dovrebbe infatti adoperare un sistema di centinatura, ovvero utilizzare mezzi che abbiano delle sbarre laterali e posteriori che permettano di evitare, per l’appunto, la perdita del carico. Probabilmente, se il furgone che ieri ha perso il suo carico avesse avuto questi elementi, ora Imma sarebbe viva.
Il racconto
“Sinceramente se lo avessi visto qualche settimana fa non ci avrei fatto caso, ma quando l’ho visto oggi pomeriggio non ci volevo credere. Lo vedevo da lontano con quei cassoni, che ad ogni curva o buca, vibravano e si muovevano. Sono passate solo 24 ore ma la situazione non è cambiata per niente. Spero che le Forze dell’Ordine blocchino questi furgoni prima di un’altra tragedia“: questo il commento inviatoci da un’automobilista, che si è trovato proprio dietro al furgone.