Da un anno a 16 mesi di reclusione: questa la pena che l’accusa ha chiesto per i 61 dipendenti comunali del comune di Acerra. La richiesta prevede anche una multa che va dai 600 ai 900 euro. A riportarlo è l’edizione odierna del quotidiano “Roma”. Nel corso del processo sono intervenuti al banco dei testimoni il primo cittadino Raffaele Lettieri, diversi dirigenti comunali e dipendenti.
La difesa
Di diverso parere naturalmente la difesa, che ha chiesto l’assoluzione totale dei loro clienti. La sentenza di primo grado sarà emessa il prossimo 23 Febbraio. Probabile quindi, visti i tempi degli altri gradi di sentenza, che anche in caso di condanna di primo grado, il processo finirà in prescrizione.
Gli sviluppi
Dopo la sentenza, in caso di condanna, toccherà alla commissione comunale di valutazione, che dovrà decidere se sussistono le cause per motivare il licenziamento.
I fatti
Il blitz delle forze dell’ordine avvenne nel Giugno del 2013, quando dopo l’installazione di telecamere nascoste, furono notati strani movimenti da parte dei dipendenti. Gli inquirenti hanno sostenuto che i lavorato passassero il loro badge personale per poi allontanarsi dai rispettivi posti di lavoro. Altri invece, sempre secondo le accuse, avrebbero passato il loro badge ai colleghi non recandosi neanche al Comune. Naturalmente per gli indagati vale la presunzione di innocenza fino a condanna passata ingiudicata.