Casalnuovo e l’intera provincia di Napoli sono sotto shock per la prematura morte di Mario Riccio, un giovanissimo nuotatore di soli 17 anni, che ieri pomeriggio ha perso la vita in una piscina di Caivano, mentre si allenava.
I fatti
Intorno alle 16 di ieri, Mario esce dall’acqua perché non si sente bene e, da quanto sembra, perde i sensi. Inutili i tentativi di rianimarlo attraverso la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco. Neanche l’intervento del personale medico del 118 e l’utilizzo del defibrillatore sono serviti. Mario muore sotto gli occhi dei genitori, che erano lì ad aspettarlo, per poi tornare a Casalnuovo, dove risiedevano. Una morte assurda di cui ancora non si conosce la causa.
Sul posto
Giunti immediatamente sul luogo del decesso i carabinieri della locale stazione di Casoria e il Magistrato, incaricato dalla procura di Napoli Nord, Esposito, che ha provveduto immediatamente a predisporre l’autopsia, così da accertare la causa del decesso. La salma è stata così trasportata al Secondo Policlinico di Napoli, ed in particolare alla sezione medicina Legale.
I controlli
A quanto si apprende, Mario essendo tesserato con una società, la Acquachiara era regolarmente sottoposto a controlli. Naturalmente la causa del decesso potrebbe essere stata una malformazione genetica, difficilmente individuabile dai controlli di routine, ma resta comunque la tristezza e il dolore per la morte di un ragazzo giovanissimo. I carabinieri hanno comunque aperto un’indagine, per assicurarsi che tutto sia andato secondo le regole, e che la morte sia dovuta solo ad evento naturale. In questi casi il timore di controlli svolti con superficialità è sempre dietro l’angolo, è perciò giusto eliminare ogni dubbio attraverso approfondite analisi di tutto ciò che è accaduto.
Lo shock e il cordoglio
Naturale lo shock dei familiari, degli amici e degli allenatori, che ancora non si capacitano di ciò che è successo. La notizia si è comunque diffusa rapidamente e sono stati in centinaia ad esprimere il proprio cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia di Mario.