Decine di lavoratori della ditta “La Doria” sono scesi in strada per protestare contro la paventata chiusura dell’impianto, prevista per il prossimo settembre.
La ditta
L’impianto situato in via dei Normanni, si trova lungo l’asse provinciale Caivano-Acerra, all’altezza della biforcazione Maddaloni-Cancello. L’azienda si è insediata sul territorio circa 70 anni fa, e da quel momento, nonostante qualche cambio di proprietà, ha sempre funzionato a pieno regime. Il sito è passato negli scorsi anni al famoso marchio “Knorr“, nome con cui è attualmente conosciuta in città. Poi è diventato “Delfino” e dal 2014 in poi è passato al gruppo “La Doria“. La produzione si basa principalmente sulla preparazione di vasetti di sugo pronto, venduti a livello internazionale. Lo scorso anno sono stati prodotti circa 50 milioni di sughi.
La chiusura dell’impianto
La proprietà ha comunicato la chiusura della struttura di Acerra, e di conseguenza i lavoratori sarebbero dirottati nei vari impianti della società, tra cui quello di Angri, Sarno e Parma. Secondo i rappresentanti sindacali, alla base della scelta sembra proprio esserci l’impianto in Emilia, su cui sembrano indirizzati i maggiori investimenti, che ammonterebbero a circa 30 milioni di euro. Da specificare però che l’impianto di Acerra funziona a meraviglia, visto che la produzione è aumentata del 20%, nonostante nel corso degli anni non si è effettuata la sostituzione né dei dipendenti andati in pensione né di coloro che sono stati trasferiti. Attualmente presso la struttura lavorano circa 100 operai in pianta stabile e altri 40 sono incaricati della campagna del pomodoro fresco.
La disponibilità delle amministrazioni
Sia l’amministrazione comunale che quella regionale sono a conoscenza dell’importanza del sito, e proprio stamattina si è tenuto un incontro in Regione tra le varie parti, per discutere della questione e delle possibili soluzioni da adottare per evitare la chiusura. L’appuntamento era molto atteso dai dipendenti, che si auguravano un gesto di collaborazione dalla politica locale e sovra comunale. In realtà l’interessamento è stato forte e chiaro, così come la disponibilità ad impiegare sia risorse economiche che logistiche. I presenti alla riunione parlano di un piano di investimenti della Regione, che si aggira sui 9 milioni di euro. Ciò nonostante i delegati de “La Doria” non hanno voluto ascoltare ragioni e sono fermi sulla decisione di chiudere la struttura.
La protesta
I dipendenti sono in stato di agitazione da alcuni mesi, in attesa dell’incontro tra la proprietà e le varie parti sociali e politiche. L’esito negativa della riunione ha però fatto precipitare la situazione e così, dopo un’assemblea sindacale svolta nel primo pomeriggio è stata presa la decisione di scendere in strada, così da attirare l’attenzione sulla loro vertenza e sulla probabile chiusura della struttura. La manifestazione in strada è iniziata intorno alle 16:30 ed è continuata fino alle 21:30, mandando già dopo pochi minuti il traffico in tilt. La strada infatti è molto trafficata da tir e vetture, essendo un punto di snodo importante. Sul posto sono intervenuti sia gli agenti della Polizia Locale (che hanno poi bloccato le strade impedendo agli automobilisti di imbottigliarsi nel traffico), la Polizia di Stato e i Carabinieri.