Strage di Latina. Le piccole erano sveglie quando sono state uccise

 

Emergono nuovi dettagli sulla straziante vicenda avvenuta a Cisterna di Latina. A rivelarli è stata la trasmissione in onda su Rai Tre “Chi l’ha visto?”. 

Le bimbe erano vive?

Da una serie di particolari emerge una situazione inquietante. Le piccole infatti non sarebbero state uccise nel sonno, ma erano sveglie e anzi la più grande avrebbe implorato il padre di non farlo. La più piccola, probabilmente per il terrore, si sarebbe messa il lenzuolo davanti agli occhi e avrebbe fatto pipì. Capasso avrebbe così ucciso le proprie figlie, guardandole negli occhi. Un gesto di tale nefandezza che solo immaginarlo è difficile e che rivelerebbe il piano malato dell’uomo.

Voleva lasciarla viva

Una conoscente della famiglia, intervistata a volto coperto ha detto:“Ultimamente litigavano sempre. Le piccole erano proprio terrorizzate dal padre, ma la madre ha sempre tentato di riappacificare. La più giovane nemmeno parlava più. Quando erano piccole le figlie Antonietta le ha provate tutte. Antonietta ha fatto di tutto e lui quando ha capito che lo stava per lasciare, ha cominciato a minacciarla. Luigi voleva anche vendere la casa. Secondo me l’ha voluta lasciare di proposito viva, per farla vivere senza la cosa più cara al mondo.  Antonietta sapeva che sarebbe andata dalle figlie. L’ha studiata bene. “

L’arma

Il carabiniere avrebbe usato la sua pistola per compiere la strage e per poi uccidersi. In realtà però Capasso non poteva neanche avere l’arma di ordinanza. Vista la denuncia e lo stato di stress, non poteva avere l’arma con sé. Avrebbe infatti dovuto riconsegnarla in caserma. Nel corso delle settimane sono emersi nuovi particolari, sempre più inquietanti. Capasso aveva probabilmente un’amante, a cui ha lasciato anche una somma di denaro e una lettera. Anche la figlia più grande, Alessia, sapeva chi era la donna con cui il padre tradiva la mamma. Lo stesso era stato al centro di un’indagine per una truffa alle assicurazioni, ma il processo è finito poi in prescrizione. Era stato denunciato anche dalla moglie a Settembre, per averla picchiata all’esterno del negozio dove lavorava. Ma ancora non si capisce come Capasso avesse l’arma e come non fosse stato allontanato dalla famiglia. 

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