Casalnuovo. Ieri consiglio comunale per la surroga di Corcione, ma del bilancio nemmeno l’ombra

 

Si è svolto ieri pomeriggio la seduta di consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno la surroga del neo consigliere Antonio Corcione, al posto del dimissionario Giovanni Nappi. Il neo entrato si è dichiarato subito pronto a mettersi a lavoro, annunciando sui social la sua prima prima azione politica.

Il post

Queste le parole scritte da Corcione su Facebook: “Da poche ore sono consigliere comunale della mia città.Lavorerò dall’opposizione per risolvere i problemi della mia comunità.Una città spenta,dove lavori interminabili,l’hanno messa in ginocchio..Lavori, Quelli del Musa costati milioni di euro. Gestiti male,malissimo dalla parte tecnica del Comune. Per questo ho chiesto e sarà la mia prima azione politica da consigliere comunale l’Istituzione di una commissione di inchiesta specifica su fondi Più europa cosi come prevede l’art 20 del regolamento del consiglio comunale. Bisogna farlo alla luce del sole,accertare responsabilità e chiedere conto a chi ha gestito tutti questi lavori e tutti questi soldi pubblici cosa è successo in questi anni. Lo dobbiamo come eletti del popolo alla città. Spero che la proposta trovi un’ampia convergenza sia all’opposizione che in maggioranza.”

Il bilancio

La riunione di ieri poteva essere una buona occasione anche per approvare il bilancio comunale triennale. Invece si è discusso un solo punto all’ordine del giorno. Eppure il bilancio doveva essere trattato entro il 31 Dicembre, poi con una proroga si è arrivati a fine febbraio e poi con un nuovo slittamento al 31 Marzo. Di conseguenza mancano circa due settimane alla scadenza e il tempo per prepararlo in effetti è stato abbondante. Non si capisce quindi perché non si sia ancora discusso.

Le motivazioni del ritardo

Voci interne alla macchina comunale parlando di qualche contrasto tra i membri della maggioranza e la Giunta. Contrasti, che se confermati, non garantirebbero l’approvazione, visto che oltre al sindaco, ci sono al momento solo 12 consiglieri, tanti quanti invece vorrebbero tornare alle urne quanto prima. D’altronde decidere del futuro di una città se non si è pienamente convinti potrebbe essere una responsabilità troppo alta, sia dal punto di vista morale che elettorale. La città chiede impegni seri e concreti, è già con le mancate attuazioni dei piani promessi in campagna elettorale, tra cui l’allontanamento della Gori e la riapertura entro breve del centro Meridiana, i malumori sono percepibili. In effetti è plausibile anche che la maggioranza sia compatta e che invece, vista l’importanza del documento, si stia cercando di allargare la condivisone ai membri dell’opposizione. La settimana scorsa per esempio sui social girò la voce di una possibile convergenza di Cerbone (M5S), che in modo chiaro e deciso il consigliere pentastellato ha bloccato sul nascere.

Le prossime settimane

Entro i prossimi quindici giorni comunque ogni dubbio sarà sciolto. In caso di non approvazione del bilancio la situazione diventerebbe critica, visto che così come recita il Tuel all’articolo 141, il rischio è lo scioglimento dell’assise e il ritorno al voto nella prima occasione utile.

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