Ci sono volute oltre due ore di discussione, portata avanti per la gran parte dalle forze di opposizione. Particolari critiche sono state avanzate soprattutto nei confronti della relazione dell’assessore al bilancio e vice sindaco Coscia, ritenuta striminzita e troppo superficiale vista l’importanza dell’atto. Sotto la lente d’ingrandimento anche il budget stabilito per lo staff del Sindaco.
Votazione ripetuta tre volte
La votazione è stata ripetuta per ben tre volte, visto che è nata una controversia sulle dichiarazioni di voto. Dopo la risoluzione si è definitivamente votato il bilancio di previsione triennale 2018-2020. Sono stati quattordici voti a determinare l’approvazione: oltre ai soliti 13, Sindaco incluso, si è aggiunto anche il consigliere Giuliano, che dall’opposizione si è andato a sedere tra le fila della maggioranza. Per lui un fragoroso applauso al momento del passaggio “di sedie”.
I numeri legali
Al termine della votazione i consiglieri di opposizione si sono allontanati dall’aula, e la maggioranza, visto il contemporaneo allontanamento della consigliera Luise, è rimasto impantanata visto la mancanza del numero legale.
Il Sindaco
Nella vana attesa di un ritorno da parte di un consigliere di opposizione per poter riprendere i lavori, il sindaco ha espresso le proprie titubanze nei confronti dei modi e delle dichiarazioni dei membri contrari alla sua amministrazione. Accuse contro il Pd e i consiglieri avversi, rei di non essersi preparati al meglio per affrontare seriamente il discorso.
Il consiglio ripreso dopo una quindicina di minuti
Si è respirato un clima surreale per alcuni minuti in attesa di capire come sbrogliare la matassa. Alla fine la consigliera Luise è rientrata e si è riusciti a procedere. La stessa consigliera non ha partecipato né alla discussione né alla votazione del quinto punto all’ordine del giorno. Bocciati in toto i punti presentati dalle forze di opposizione, in quanto gli stessi hanno mancato di rispetto all’aula, alla discussione e alle mozioni avanzate, assentandosi. Tra questi il “vuoto a rendere” e la modifica al regolamento dell’Osservatorio Ambientale.