Casoria: in consiglio si vota il bilancio. Pugliese: “Va restituito al dirigente e al collegio dei revisori”

 

Tra meno di un’ora (inizio alle 17:00) si svolgerà il consiglio comunale di Casoria, che vedrà all’ordine del giorno anche l’approvazione del bilancio consolidato 2018-2020. Il bilancio rappresenta probabilmente il documento più importante della vita amministrativa e per questo sono sempre accese le discussione e delicate le situazioni. A Casoria poi proprio a causa dell’approvazione di un bilancio di qualche anno fa, 25 persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di falso ideologico, abuso d’atti d’ufficio e falso in atto pubblico.

Le perplessità

Il documento che andrà ai voti fa però discutere in tanti. Tra questi il consigliere comunale ed ex candidato a sindaco, Pasquale Pugliese, che ha richiesto un nuovo passaggio del bilancio al dirigente del settore e al collegio dei revisori per un parere più compiuto e più rispondente alla reale situazione finanziaria del comune. A motivare la richiesta, indirizzata al sindaco, al Consiglio tutto e alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, c’è un fattore ben preciso, specificato dallo stesso Pugliese. Il consigliere nel documento inviato scrive: ” Il collegio dei revisori continua a registrare anomalie ed irregolarità nella stesura dei conti, ma poi alla fine esprime un parere favorevole assumendo responsabilità concorrenti con amministratori e funzionari comunali.I revisori rilevano che non risulta adottato il piano triennale del contenimento della spesa, non risultano aggiornati gli stanziamenti delle previsioni del triennio 2017-2019, non risulta un aggiornamento dei beni immobili dell’ente, non vengono rispettati i tempi di pagamento dei fornitori, manca una definizione certa e chiara dei debiti fuori bilancio con un disordine amministrativo e contabile che mette in discussione la tenuta e la salvaguardia degli equilibri di bilancio e non consente la verifica periodica degli stessi equilibri”. 

Il documento

L’atto si sofferma anche su dati molto specifici come la “la scandalosa situazione di Casoria Ambiente Spa con un costo annuo di circa 18 milioni di euro con un’entrata nell’ordine di € 9.000.000 sempre su base annua”. Sotto la lente d’ingrandimento anche le cifre inserite come previsione d’entrata, tra cui i due milioni di euro di recupero di evasione tributaria o i quattro milioni di euro recuperabili dalle sanzioni per contravvenzioni al Codice della Strada. 

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