Lo stress cronico e i sintomi inspiegabili: come iniziare a combatterli

Avete mai sentito parlare dei MUS? I Medically Unexplained Symptoms rappresentano una serie di sintomi “medicalmente inspiegabili” ma che al giorno d’oggi sono enormemente diffusi.
Non trovando alcun riscontro di lesioni o problematiche psico-morfo-strutturali solitamente si tende a sottovalutare tali sintomi credendo spesso che siano esclusivamente “nella testa delle persone”. Questo assunto è quantomeno incompleto. Prima di approfondire però, dobbiamo fare un breve accenno al concetto di stress.

Ma cos’è lo stress?

Lo stress viene definito anche come Sindrome Generale di Adattamento che ha l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio (omeostasi) del sistema in seguito alla sollecitazione degli stressors (fattori di stress). Abbastanza conosciuta è la differenza fra Eu-stress e Di-stress che identificano rispettivamente lo stress positivo e quello negativo, dove per positivo intendiamo uno stimolo stressogeno capace di indurre una risposta “adattativa e migliorativa” del nostro organismo, al contrario, uno negativo induce comportamenti “disadattativi e peggiorativi”.

Dunque sebbene le risposte siano diversificate a seconda degli stimoli, il meccanismo neuro-modulatore è stereotipato:

  • Risposta istantanea SSMS (Sistema Simpatico/midollare del surrene)
  • Risposta ritardata HPA (asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene)

Il sistema simpatico media il rilascio di due neurotrasmettitori fondamentali (Adrenalina e Noradrenalina) ed una serie di reazioni dell’organismo, tutte legate al “fight or flight response”. L’asse Hpa invece è il coordinatore dei sistemi di risposta neuroendocrina allo stress. L’ipotalamo in realtà rappresenta il ponte di collegamento tra il Sistema Nervoso è quello Endocrino, esplicando le sue funzioni attraverso la stimolazione dell’Ipofisi (che invece non appartiene al SN) responsabile a sua volta dell’attivazione del Surrene in particolar modo mediante l’Acth.

Risultava essenziale specificare appena questi pochi concetti chiave, per far comprendere al lettore la complessità intrinseca dell’argomento.

I sintomi “medicalmente inspiegabili”

Tornando ai MUS, l’ Open Academy of Medicine ha redatto un questionario autovalutativo ( allegato 1 ) che ha come obiettivo l’individuazione dei sintomi vaghi ed aspecifici e la misura della loro percezione. Questi sintomi sono stati validati scientificamente da un’ultima review pubblicata su PubMed alla voce “MUS” cominciando a dare anche una spiegazione biochimica alla cascata di eventi che conduce alla loro manifestazione.

Fibromialgia, osteoporosi, sarcopenia e stanchezza cronica sono solo alcune delle patologie che possono essere frutto di modifiche complesse a carico della “Human Body Composition”; infatti è stato osservato attraverso analisi effettuate con BIA (Bioimpedenzometria) sempre più accurate che alterazioni nel clock quotidiano, nello stile alimentare e di vita conducono a modificazioni importantissime a carico di tutto il sistema corpo.

Un esempio molto basilare è la trasformazione del “Brown Fat” (grasso bruno fondamentale per la termoregolazione e la sua capacità antinfiammatoria) in “White Fat” (grasso bianco) e “Imat” (grasso infiltrato) la cui eccessiva presenza media il rilascio di numerose citochine pro-infiammatorie oltre che provocare uno squilibrio acido/base. In tale situazione avremo una maggiore richiesta di “Tamponi” dall’osso che andrà dunque incontro ad erosione.

Questo piccolo “loop negativo” è solo una parte infinitesimale delle reazioni che un’attivazione persistente del sistema simpatico può instaurare nel nostro organismo.

Migliorare il proprio stile di vita

Come vediamo dall’immagine l’obiettivo di qualsiasi strategia volta al miglioramento dello stile di vita (sia essa affidata ad un professionista della nutrizione, al medico, al fisioterapista o al chinesiologo) deve mirare all’equilibrio tra il sistema simpatico e parasimpatico, consentendo al corpo di poter ristabilire l’omeostasi (o eventualmente “supercompensare”) attraverso il “RIPOSO” in modo tale da diminuire i sintomi vaghi ed aspecifici. La domanda ovvia è: come possiamo invertire un trend negativo e ristabilire la giusta attivazione del SS e del SP?

Fornire al corpo il giusto “bioritmo”

La risposta non è affatto immediata e sicuramente multifattoriale ma un primo inizio potrebbe essere rappresentato dal fornire al corpo un giusto BIORITMO quotidiano attraverso una serie di “stimolazioni artificiali” (stressors) forniti volontariamente al momento giusto. Qui sotto trovate un esempio di “sequence for the clock reset” che rappresenta un loop positivo da svolgere al mattino nel periodo compreso fra le 5 am e le 8 am (acrofase del cortisolo):

  • Cold Stimulus 1’ min
  • Respiratory biofeedback 5’ min
  • High Intensity Interval Training 20’ min
  • Breakfast

Questo loop è stato validato molte volte dal professor Yori Gidron ( cattedra di psicologia oncologica all’universita di Lille). Questo articolo voleva essere un primo input di carattere principalmente nozionistico e anticiperà altri articoli più specifici sull’argomento che ad oggi rappresenta il campo d’indagine principale della ricerca scientifica dell’ambito. Le informazioni qui riportate sono frutto di un percorso di studio e sperimentazione pratica che dura da alcuni mesi da parte dello Staff Fit Lab con la speranza che l’esempio possa essere fonte di motivazione per tutti coloro i quali ambiscono a migliorarsi quotidianamente.

“Vivi con intenzione, non per abitudine”

Related posts

Il Covid-19 e le sue possibili implicazioni nella disfunzione erettile

Il digiuno non è una strategia per 5 motivi

A che ora è meglio allenarsi? Ecco alcuni consigli