Tiene banco in città la questione relativa al concorso dei vigili urbani (per la copertura di 10 posti a tempo determinato e per esigenze stagionali), che si sta attualmente svolgendo a Marigliano (NA).
Le prove scritte
In particolare a creare qualche perplessità sono le domande relative alla prova scritta, che si è conclusa proprio ieri. I candidati, ben 188, sono stati suddivisi in diversi gruppi, e hanno effettuato le prove in tre diversi giorni: il 23, il 24 e il 25 Maggio. I test, così come recitava l’avviso pubblicato lo scorso 18 Maggio,si sarebbero dovuti svolgere con questa modalità: “il candidato dovrà rispondere a trenta quesiti a risposta multipla, di natura psicoattitudinale/cultura generale, nel tempo massimo di un’ora”. Tutto normale se non fosse che in realtà, così come riferiscono i partecipanti alla prova del primo giorno, le domande non riguardavano in alcun modo la cultura generale, ma bensì il codice della strada, regolamenti delle amministrazioni comunali. Nulla di male, per carità, anche perché probabilmente sarebbero dovuti essere quelli gli argomenti. Ma allora perché dire che invece si sarebbe trattato di cultura generale? Naturalmente i candidati avranno intensificato i loro studi su quella parte di argomenti. Ah, al momento di questo avviso sul sito non ve ne è più traccia, come se fosse misteriosamente sparito.
Le critiche
Sia l’assessore Ricci che il sindaco Carpino hanno ben sottolineato come tutto sia sia svolto in modo trasparente e che la commissione era di alto profilo. Leggermente diverso il parere dell’ex candidata sindaco Mena Iovine che con un post sui social ha ribattuto all’assessore: “Egr. Assessore Giovanni Ricci, vi pregherei di usare toni meno severi, perché errori e superficialità’ ci sono stati. Lei può’ in tutta coscienza dire che i candidati dei giorni successivi al primo non sono stati facilitati? Allora pubblichiamo i test delle tre giornate cosi’ da verificare che non sono state ripetute domande dello stesso contenuto nelle tre prove. I candidati della prima giornata, confusi dall’aspettativa di test psicoattitudinali come avevate scritto nell’avviso, invece hanno avuto domande sulle materie attinenti al concorso, e quindi non hanno avuto la stessa fortuna dei candidati dei giorni successivi che invece avevano avuto contezza delle domande d’esame. Il test andava fatto in una unica sala come il palazzetto dello sport e tutti i candidati insieme. Siete proprio certi di avere dato le stesse possibilità’ a tutti i concorrenti?“
Il dubbio
In effetti coloro che hanno fatto l’esame il primo giorno saranno rimasti spiazzati dalle domande. Sicuramente meno sorpresi i partecipanti del secondo giorno, che avranno avuto anche qualche ora in più per rileggere i testi. Quasi 48 ore in più invece per gli ultimi che hanno svolto il test venerdì 25 Maggio. Ma in realtà coloro che hanno svolto il test l’ultimo giorno sono stati davvero avvantaggiati? Rispondere a questa domanda è veramente impossibile, ma noi abbiamo provato a fare un piccolo calcolo, che non ha la benché minima valenza oggettiva, ma è semplicemente un ragionamento statistico.
Alla prova hanno partecipato 188 persone, circa 52 il primo giorno, 50 il secondo e 86 il terzo (questo basandoci sulla suddivisione per lettere pubblicata dal Comune). Hanno superato la prova, passando al test successivo, 42 persone (era necessario ottenere 21 punti allo scritto). Su questi 42 promossi, 8 hanno svolto la prova il primo giorno, altri 8 il secondo e 26 il terzo. Di conseguenza oltre il 15 percento di chi ha svolto la prova il primo e il secondo giorno ha ottenuto il minimo per superarla. Percentuale che raddoppia se consideriamo il terzo giorno, dove circa il 30% ha ottenuto il pass per la prova successiva. Naturalmente, ciò non conferma nulla, semplicemente può giustificare coloro che si sono posti qualche dubbio.