Questa mattina i lavoratori del Consorzio Unico di Bacino di Acerra sono tornati nuovamente a protestare a Napoli dinanzi gli uffici regionale di Santa Lucia. Il gruppo ha indossato una maglietta raffigurante il governatore Vincenzo De Luca insieme ai figli, le cui facce erano oscurate con le frasi “stipendi arretrati” e “contributi non pagati”. Un chiaro messaggio per tornare a parlare delle criticità che gli oltre mille operai vivono quotidianamente. Vantano infatti ancora diversi anni di stipendio e soprattutto non gli sono stati versati i regolari contributi.
Il Piano straordinario
A creare diverse problemi è anche il piano straordinario che doveva inserire i dipendenti in un percorso lavorativo, nei comuni e nelle piattaforme. L’iniziativa avrebbe dovuto garantire agli operai la garanzia di uno stipendio per almeno un anno per poi trovare una soluzione definitiva alla loro vertenza. la realtà, secondo quanto raccontano i manifestanti, è pero ben diversa. Dopo un iniziale acconto di alcune centinaia di euro, i soldi non sono più arrivati. Inoltre coloro che sono stati inseriti nei comuni vivono una situazione inaccettabile, visto che non svolgono alcuna mansione, risultando praticamente “parcheggiati“. Uno schiaffo a dei lavoratori che chiedono solo di poter essere pagati lavorando onestamente e con dignità. Circa quattrocento unità sono invece impegnati in un ulteriore percorso di formazione.
La protesta
I manifestanti hanno atteso invano fino alle 13 circa di essere ricevuti in Regione, così da poter ottenere informazioni sulla situazione. Purtroppo per loro però nessuno li ha voluti ascoltare e sono stati costretti a tornare a casa con la sola promessa di essere richiamati. Nel frattempo gli stessi hanno saputi dagli uffici del Ministero che il commissario liquidatore Ventriglia ancora non ha ancora inviato la relazione riguardante la loro vertenza, così come concordato durante un tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico.
I precedenti e il futuro
Non è certamente la prima volta che i lavoratori di Acerra scendono in piazza, anche con manifestazione decisamente forti, come quella di salire su una gru ad oltre trenta metri di altezza ed occuparla. Gli stessi hanno ottenuto poi diversi incontri con il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Nel frattempo il gruppo si sta anche organizzando, costituendo un associazione autonoma “Potere operaio”.