Il Ministro degli Interni Matteo Salvini è tornato a Napoli per i lavori del Comitato per l’Ordine e la sicurezza Pubblica. Al termine dell’incontro il vice Premier ha tenuto una conferenza stampa per chiarire i punti di cui si è discusso.
“Vera preoccupazione per emergenza rifiuti e Terra dei Fuochi. Non so cosa abbiano fatto gli amministratori comunali e regionali. Si rischia un’emergenza a livello mondiale, sanitaria e sociale. Non c’è programmazione: c’è incapacità e dico incapacità perché sono ottimista. Non si è fatto niente come termo-valorizzatore e smaltimento perché c’è interesse. C’ è un giro di milioni e milioni di euro a cui amministratori comunali e regionali non hanno saputo dare risposta. Gli ATO sono allo sbando e mi permetterò di chiedere il commissariamento. Occorre il coraggio di dire che serve un termo-valorizzatore per ogni provincia. Ormai le nuove tecnologie provano che non c’è alcun impatto sulla salute. In Campania è a rischio la salute dei cittadini come in nessun altra Regione italiana. A metà Gennaio va in manutenzione l’unico termo-valorizzatore di tutta la regione (quello di Acerra ndr). Dal 2008 non è cambiato niente in meglio, anzi siamo tornati indietro”.
La risposta del M5S
Una gatta da pelare soprattutto per i soci di Governo , che di certo non apprezzeranno le parole di Salvini, che ha praticamente scavalcato il Ministro dell’Ambiente e ridotto in frantumi gran parte delle promesse del Movimento, impegnato quotidianamente a dire “no agli inceneritori”. La risposta non si è fatta attendere e a comunicarla è direttamente l’altro vice premier Luigi Di Maio: “Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficoltà di questo popolo. La terra dei fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici. Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di Governo“.