Con la stazione TAV ad Afragola hanno costruito una cattedrale nel deserto: è bella, comoda (quando il treno arriva in orario), ma mancano i servizi. La prima grande pecca è la mancanza di un parcheggio capace di ospitare le auto di tutti gli utenti. Soprattutto dei pendolari che ogni giorno vi si recano e lasciano la propria auto tutto il giorno per arrivare al posto di lavoro.
Inoltre, per raggiungere la stazione dai comuni circostanti non vi sono pullman né navette. L’auto, dunque, resta l’unica opzione. E alla fine di una lunga giornata trascorsa tra treni, metropolitane e autobus, di ritorno dal lavoro, in molti arrivano al punto di partenza e trovano l’amara sorpresa: la multa per divieto di sosta.
Alla stazione TAV, è facile e scontato trovare auto parcheggiate fuori dalle strisce regolamentari: non vi sono posti a sufficienza. Lo si può dedurre dal numero degli abbonamenti, messi a confronto col numero di posti a disposizione.
Del resto di mattina, in mancanza di un parcheggio, che bisogna fare? Tornare a casa e non andare a lavorare? O parcheggiare dove non si interferisca con il regolare passaggio delle auto?
Questa la richiesta di una pendolare che proprio stamattina si è trovata costretta a chiedere un giorno di permesso per la mancanza di posti auto: «ampliate i parcheggi e permettete a tutti di parcheggiare nelle strisce. Siamo disposti a pagare questo servizio, ma intanto smettete di fare multe. Ripeto: è facile farle, è solo un modo per fare cassa sulla pelle dei lavoratori. Consentiteci di parcheggiare bene».