Niente streaming consiglio comunale: anche per la seduta prevista oggi pomeriggio per i cittadini casalnuovesi non sarà possibile vedere da casa la pubblica assise. A sancirlo sono sono il segretario generale dottor Angelo Mascolo e il presidente del Consiglio Comunale Ing. Crescenzio Visone che hanno bocciato la nostra richiesta, formulata qualche giorno fa in base al Regolamento per la disciplina dell’attività di ripresa audiovisiva e diffusione delle sedute del Consiglio Comunale. Un regolamento approvato all’unanimità da questo consiglio comunale quasi un anno e mezzo fa (il 3 Agosto del 2017). Ma da quel momento dello streaming non c’è stata traccia. Nel regolamento approvato c’è inoltre la possibilità per soggetti terzi di poter richiedere l’autorizzazione per effettuare riprese audio o video (anche in diretta), e noi come testata online regolarmente registrata al Tribunale ne abbiamo fatto richiesta, che però come detto è stata bocciata per rispettare le prerogative dei consiglieri comunali e per assicurare idonee condizioni tecniche.
Prerogative dei consiglieri?
Analizziamo questo punto. Che significa prerogative dei consiglieri? Che non vogliono essere ripresi in una diretta pubblica? I motivi potrebbero essere due: la prima è che non vogliono che centinaia di cittadini ascoltino ciò che succede in Consiglio, ma questa è un’opzione che preferiamo escludere a priori perchè non vogliamo vedere malafede in questa bocciatura. L’altra è che sono timidi: ma può un consigliere comunale eletto dal pubblico, ripreso in un’occasione pubblica, all’interno di un luogo pubblico “essere timido” e non volersi far riprendere mentre svolge un ruolo assegnatogli dal pubblico? Lo so, abbiamo ripetuto pubblico diverse volte, ma semplicemente perchè è di questo che parliamo: far sì che il pubblico si avvicini alla politica del proprio paese, ne comprenda le scelte e ne capisca le motivazioni e che sia informato. Tutto qui.
Assicurare condizioni tecniche
Il secondo motivo che ha causato la bocciatura è invece: assicurare condizioni tecniche per prevenire il potenziale utilizzo improprio delle immagini. Ma se dopo un anno e mezzo ancora non si è riusciti a garantire le “idonee condizioni tecniche” qualche problema c’è. Da parte dell’amministrazione, non dalla nostra anche perché noi avremmo usato un semplice smartphone e un treppiedi, nulla di così artificioso e trascendentale. Se approvate un regolamento dovreste anche garantire che questo regolamento possa essere messo in atto, visto e considerato che al momento dell’approvazione l’allora vice sindaco dott.ssa Nicoletta Romano diceva che “è volontà dell’Amministrazione perseguire finalità di trasparenza e pubblicità in attuazione dello Statuto e delle vigenti disposizioni e attribuire alla diffusione delle sedute del Consiglio comunale la funzione prioritaria di favorire la partecipazione dei cittadini all’attività politico-amministrativa dell’Ente“. Che poi era quello che volevamo fare noi.
Beh, tutta questa volontà non l’abbiamo vista.
P.S. Giusto sottolineare che siamo stati autorizzati all’esclusiva attività fotografica senza però fare effettuare primi piani dei consiglieri comunali (per DOVEROSO DIRITTO DI CRONACA). Ma allora sono veramente timidi?!